All’Assigeco Piacenza non bastano i supereroi come McDuffie: Milano vince 96-101 all’overtime

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Dopo la sconfitta contro Torino, l’Assigeco Piacenza inciampa anche contro Milano lasciando per terra due punti decisivi. McDuffie domina, ma l’ex Bossi decide la sfida. Per la squadra di Salieri pesano tantissimo i 9 errori dalla lunetta.

Poteva essere 3-1 e invece siamo 1-3. Non si può che partire da qua per analizzare le prime quattro partite in campionato dell’Assigeco Piacenza. Come contro Trapani, i biancorossoblu gettano al vento due punti fatti e aggiungono un altro tassello nel riquadro “rimpianti grossi come una casa”.

Nella sfida contro l’Urania si balla a forza di parziali, e dopo 35’ di montagne russe Piacenza è capace di mettersi a guidare. McDuffie è un mostro, ma il gruppo italiano fa la differenza. Nel finale poi tremano le gambe, e il vantaggio viene ricucito da un miracolo di Raivio e dalle triple di Raspino e Piunti. Si va all’overtime. Faccia a faccia con il destino serve gente abituata a giocare i minuti decisivi. Piacenza ne ha pochi, Milano molti di più. E questi “molti di più” hanno la faccia e le mani di Benevelli e Bossi. Sei punti, break decisivo e vittoria in ghiaccio. Una squadra esce esultando e l’altra a testa bassa. Un peccato mortale.

I due quintetti

Piacenza: Cesana, Carberry, Formenti, McDuffie, Molinaro. All. Salieri
Milano: Bossi, Montano, Raivio, Langston, Benevelli. All. Villa

La cronaca di Assigeco Piacenza – Urania Milano

Formenti brucia la retina in avvio e McDuffie lo segue a ruota scartando Langston per un morbido appoggio alla tabella. Se non c’è contropiede l’Assigeco non spinge, anche perché nel gioco a metà campo se la cava benone. Milano si sblocca dopo due minuti, ma McDuffie taglia in due l’area meneghina a piacimento: 7-2. Dopo 3 minuti, è già l’ora di Guariglia (Molinaro due falli), mentre l’Urania inizia ad eseguire con più precisione. Si scaldano tutti, e in un batter d’occhio siamo 11-15 con i primi squilli di Raivio e Montano. Salieri chiede una pausa. Tre minuti dopo siamo al punto di partenza: Montano e Langston flirtano con la doppia cifra e il tabellone dice 14-23. Male. Per fortuna si rimette in azione lo slender-man con il numero 1. McDuffie fa di tutto – 9 pts, 3rebs e 2ast – ma non basta. Raivio arriva a 8 (100% dal campo finora) e conserva il +6: 21-27.

Secondo periodo: parziali e contro parziali

Villa ruota i suoi come sulle giostre – sale uno, scende l’altro – ma nessuno soffre di vomito: +10, 21-31. Langston arriva a 10pts in 12’, ma McDuffie fa fin meglio: 12 in 12’ e nuovo -7. Guerra di americani. Potenza contro eleganza. Villa continua a passeggiare nervoso davanti alla panchina, e quando vede Cesana e McDuffie stampargli due canestri in faccia non resiste e chiama time-out. I biancorossoblù ci sono. 29-33.

Villa è sempre più nervoso e Carberry gli infila la stoccata. Chiude un parziale da 12-4 e torna a -2. Langston non è completamente soddisfatto da quello che vede, ed in un amen si rimette in moto per punire la marcatura di Giovanni Poggi. Generoso, ma troppo tenero per l’americanone. In più, un Formenti in debito d’ossigeno stende Montano per un antisportivo che arriva nel momento peggiore del primo tempo. L’ex Fortitudo passa a riscuotere: +9 a tabellone. Toccato nuovamente il -11 poco dopo, ecco la scossa che serve. Formenti lucra due liberi, McDuffie scrive 18 e Poggi vince un importante guerra a centro area. Mini contro parziale e -6 all’intervallo lungo.

Rientro dalla pausa: Milano scappa via

Con due punti in 13 minuti di impiego nel primo tempo, Carberry sa di dover dare di più. Non è solo il leader tecnico, ma anche l’uomo giusto per ogni emergenza. In avvio di ripresa c’è un accenno – 2 punti e 1 assist, – ma Langston è decisamente troppo caldo: arriva a 17 e aggiunge tre punti al margine di metà partita: 44-53. Salieri vede confusione, le palle perse vanno in doppia cifra (10) e quindi bisogna fermare il treno. Questa è una partita di parziali, e come vengono vanno. Salieri ne ha viste mille perciò ordina di strattonare. McDuffie ricuce per l’ennesima volta e in difesa torna la faccia cattiva. Milano si infanga a 53, ma Piacenza sbaglia di tutto. Tanto che l’Urania, colpita da questa benevolenza, schiaccia ancora sull’acceleratore e ricostruisce l’ennesimo +8. Langston primo attore.

Quarto periodo: il peccato capitale

Dieci minuti di niente e poi due bombe pesanti come macigni. È questo lo score di Giorgio Piunti che apre il quarto parziale con la bomba del nuovo +11. McDuffie è un supereroe e proprio non vuol vedere la terza sconfitta filata. Segna la bomba, serve Massone e ispira il -6. Poi, Cesana si riscopre il mago della trasferta di Orzinuovi: segna 5 punti consecutivi che scrivono 62-63. Più che viva, l’Assigeco è assatanata. Villa è in apnea, Milano è in apnea e McDuffie sente l’odore del sangue.

Ennesima bomba della sua partita, trentello a referto e primo vantaggio dopo un secolo: 65-63. Senza Carberry ma con il doppio play italiano Piacenza vola. Formenti segna la seconda tripla di serata ed è addirittura +5 per i ragazzi di Salieri. La temperatura sale, ma è sempre Langston a raffreddarla. L’americano è l’equivalente di MM, e come tale arriva a quota 25 stringendo i rubinetti del -5. 77-73, ultimi 180 secondi. Raspino fa come Piunti, minuti di niente e poi con una doppia giocata da tripla e sfondamento subito rimette i suoi alla pari (79-79). Molinaro è nel punto giusto al momento giusto per il nuovo +2, Cesana è enciclopedico in difesa contro Montano e Carberry costruisce un altro +3. Con il destino nelle proprie mani, l’Assigeco vede la vittoria stamparsi su libero sbagliato di Formenti e sul miracolo allo scadere di Raivio. 83-83 vuol dire overtime al PalaBanca.

Overtime: vince l’Urania

Con il destino che si ostina a ripetersi nei finali punto a punto, le possibilità sono due. O combattere per vincere o consegnarsi all’avversario. McDuffie sceglie di combattere, e al suo fianco c’è Formenti. 34 per l’americano, 13 per il capitano e nuovo +5: 88-83. Poi, la paura. Ed i falli. Montano e Raspino finiscono fuori anzitempo, ma nessuno scappa. Sul 90-90, il sogno si spegne. Il 5/22 da tre di Milano diventa improvvisamente 7/25, e le due triple di Bossi e Benevelli mandano i titoli di coda al PalaBanca. Non hanno vinto i più forti, ma quelli più pronti. Il finale è 96-101.

Assigeco Piacenza 96 – 101 Urania Milano (21-27; 40-46; 52-60; 83-83)

Assigeco Piacenza: McDuffie 34, Voltolini 2, Perotti NE, Poggi 2, Molinaro 6, Formenti 14, Gajic, Guariglia 5, Massone 2, Carberry 10, Jelic NE, Cesana 17. All. Salieri

Urania Milano: Piunti 8, Bossi 13, Valsecchi NE, Langston 25, Raspino 6, Benevelli 10, Lazzari NE, Montano 16, Pesenato 4, Raivio 14. All. Villa

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