Covid e cultura, dall’amministrazione 210 mila euro a trentuno associazioni.
“In uno splendido libro di alcuni anni fa, Gabriel Garcia Marquez si chiedeva come potesse essere incrollabile l’amore ai tempi del colera. Oggi, con il Paese suddiviso in zone di rischio, ci si interroga invece su come può sopravvivere la cultura ai tempi del Covid. “Ce lo chiediamo da tempo a livello nazionale e in sede locale; e pensiamo a quanti miliardi di euro siano andati perduti, per una filiera che comprende musei, monumenti, teatri, cinema, gallerie d’arte, mete turistiche e tutti gli operatori che in diverso modo vi operano”. Affermano il sindaco Patrizia Barbieri e l’assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi.
“Tra le categorie che più hanno accusato il colpo inferto dal Coronavirus, troviamo sicuramente gli operatori del settore culturale ai quali va tutta la nostra vicinanza e la nostra solidarietà, ed è perché abbiamo ancora negli occhi i colpi inferti a tutti noi dal virus la primavera scorsa, che crediamo sia necessario riaccendere la fiammella della cultura nel nostro territorio, sia per affrontare questi duri momenti che per ridare ossigeno quanto prima ad un intero comparto”.
Piacenza riparte dalla cultura
“Piacenza riparte anche dalla cultura e per questa ragione stamani, con determina dirigenziale, è stata definita l’assegnazione di 210mila euro a ben 31 tra associazioni e gruppi informali – la totalità, cioè, di quelle partecipanti al bando ed aventi i requisiti richiesti; erano cinque anni che si attendeva un Bando Cultura e l’entità del budget è decisamente superiore al consueto”.
“Lo abbiamo indirizzato per chi promuove la cultura in tutte le sue più diverse forme artistiche sul territorio. Non abbiamo voluto escludere nessuno tra chi avesse avuto le caratteristiche previste dal bando, consentendogli di iscriversi all’Albo comunale delle associazioni fino all’ultimo giorno. Inoltre sosterremo sia i progetti di tutti coloro che in questo difficile 2020 hanno già dato vita ad eventi, sia le nuove iniziative che si svilupperanno entro il 30 giugno del 2021. Si potranno organizzare eventi nell’ambito di musica, teatro, rassegne culturali, cinema, arte, letteratura e altre forme di espressione artistica e culturale”.
“Un segnale concreto e forte”
“Attraverso il bando “Piacenza riparte con la cultura” daremo un segnale concreto e forte. “Ci auguriamo che i progetti e le iniziative previsti possano dare visibilità alle diverse forme artistiche e culturali del nostro territorio, ma soprattutto una boccata d’ossigeno alle tante realtà che operano nel settore e che oggi sono costrette ad un pesantissimo stop. Finanziando i nuovi progetti, inoltre, il Comune avrà un ruolo di catalizzatore di iniziative e per questo abbiamo erogato contributi fino al 40% delle spese ammissibili incentivando realtà già attive ma che necessitano, in questo periodo, di un sostegno in più per partire”.
“Sappiamo – aggiungono il sindaco e l’assessore – che in questi mesi terribili i vari settori della cultura hanno saputo ristudiarsi attraverso forme espressive innovative, adeguate alle modalità di fruizione introdotte dalla normativa per il contenimento della pandemia Covid 19 perché l’impegno primario di tutti deve essere la massima cautela sanitaria per ripartire il prima possibile”.
“Tante associazioni sul territorio, rappresentano una pluralità e una vivacità culturale che col tempo vogliamo continuare ad incentivare perché possano occupare gli spazi pubblici, renderli più vivi ed esercitare quel senso di solidarietà e di comunità indispensabili per una realtà come la nostra, che vuole uscire da un tunnel che sembra non avere fine. Non dimentichiamo che la cultura è uno strumento che aiuta ad essere liberi; consapevoli, però dietro a questo modo ci sono migliaia di operatori che non devono restare soli. L’Amministrazione in tal senso mette in campo tutte le forse possibili”.
“L’elenco delle 31 associazioni e l’entità dei singoli contributi erogati saranno online domattina (sabato 7) sul sito www.comune.piacenza.it; mentre tutti gli assegnatari verranno contattati dagli uffici dell’assessorato alla Cultura per la definizione di tempi e modi operativi, ovviamente ricalibrati alla luce della pandemia in corso”.
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