Sempre più piacentini annullano interventi chirurgici e visite per paura del Covid. Proprio su questo punto interviene Luca Baldino, direttore generale dell’Ausl: “Non rinviate gli appuntamenti, l’ospedale è un luogo sicuro”.
Ricoveri e pazienti
“Sono 110 i pazienti ricoverati: ovviamente una situazione che viene attentamente monitorata, ma non tale da mettere in crisi la rete ospedaliera. Se devo essere sincero, ammetto nelle ultime due settimane siamo stati molto più pessimisti: ci immaginavamo un forte aumento dei ricoveri nell’arco del weekend che poi è avvenuto ma non in maniera così forte. Quindi, grazie al lavoro che stiamo facendo, stiamo contenendo il numero dei ricoveri”.
Allo stesso tempo, però, il virus continua a circolare e l’attenzione deve restare alta.
“La situazione non è per niente paragonabile a quella che avevamo a marzo. Però il numero di ricoveri, a partire dalla prima settimana di ottobre, ha iniziato a salire. L’incremento dei ricoveri non ha la stessa proporzione dell’incremento dei positivi: i positivi sono aumentati in maniera esponenziale, mentre i ricoveri in maniera lineare”.
“L’azienda ha definito un insieme di procedure nei mesi estivi che oggi stiamo applicando. Riusciamo a giocare d’anticipo, cosa che non riuscivamo a fare a marzo, e programmare questa settimana quelle riorganizzazioni che ci permetteranno nella settimana successiva di far fronte a un numero di ricoveri maggiore”.
I decessi
“Il numero di decessi è incrementato nelle ultime settimane. Sono per fortuna ancora molto contenuti, ma complessivamente quest’ultima settimana abbiamo avuto 6 decessi. Nella maggior parte dei casi si tratta di persone in età avanzata, ma una persona è deceduta a 64 anni senza avere patologie pregresse. Anche la situazione decessi non minimamente paragonabile a marzo, però dobbiamo ricordarci che tanti positivi portano tanti ricoveri e di conseguenza i decessi. Questo lo dico in caso ci fosse qualcuno nel mondo ancora convinto che questa pandemia non vada combattuta con ogni mezzo possibile”.
Contact tracing
“La settimana scorsa, un po’ come in tutta Italia, abbiamo avuto complicazioni sul versante del contact tracing. L’incremento di positivi, che sono più che raddoppiati nell’arco di sette giorni, ha creato delle criticità. Anche a Piacenza la settimana scorsa abbiamo accumulato due o tre giorni di ritardo sulle attività. In alcune regioni il ritardo si estende a due o tre settimane. Siamo riusciti a tenere sotto controllo la situazione. La priorità viene sempre e comunque data alle scuole. Qualche cittadino si è lamentato, ma ora stiamo riuscendo a rientrare in carreggiata”.
Riorganizzazione della chirurgia
“Stiamo applicando quello che avevamo programmato nei mesi precedenti. Far fronte a un numero elevato di ricoveri in incremento indica la necessità di riorganizzare un insieme di cose. Abbiamo programmato e stiamo già facendo, uno spostamento dell’attività chirurgica dell’ospedale di Piacenza verso il presidio di Castel San Giovanni, per quanto riguarda chirurgia generale e urologia. Invece uno spostamento alla Clinica Piacenza dove abbiamo affittato degli spazi in cui andranno a operare i nostri chirurghi”.
Rimane a Piacenza tutto ciò che è inerente all’emergenza, quindi traumatologia e chirurgia d’urgenza più alcune attività che non possono essere spostate per motivi specifici.
Questo per un duplice motivo: “Riuscire ad aumentare la capienza di posti letto per i pazienti Covid, dall’altro cercare di mantenere inalterate le nostre capacità di operare sulle altre attività. Noi dobbiamo essere pronti ad affrontare un possibile incremento, anche molto forte, nella prossima settimana, augurandoci comunque che ciò non avvenga. Abbiamo predisposto a partire da questa sera, la chiusura durante la notte dei pronto soccorso di Castello e di Fiorenzuola, per rinforzare il personale del pronto soccorso di Piacenza proprio in previsione di dover far fronte a numeri molto più grossi nelle prossime settimane. Ovviamente spero di essere smentito su queste visioni pessimistiche”.
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