Proseguono le indagini della Procura di Piacenza sul crollo del ponte Lenzino avvenuto il 3 ottobre scorso. A coordinare le indagini il sostituto procuratore Daniela Di Girolamo. Questa mattina si è svolto un approfondito sopralluogo tecnico.
Le cause del crollo del ponte, infatti, non sono ancora del tutto chiare; è probabile però che le acque gonfie del fiume Trebbia a causa del maltempo abbiano influito notevolmente.
La Procura, che inizialmente aveva aperto un’indagine conoscitiva, poi ha ipotizzato il reato contro ignoti di crollo colposo. Il manufatto, perciò, è sotto sequestro già dalla sera stessa del 3 ottobre. Gli ultimi controlli risalgono a pochi mesi prima da parte di Anas che ha la competenza sulla statale 45.
Perciò, stamane, nell’ambito della delega conferita dalla Procura della Repubblica, oltre ai militari della Compagnia di Bobbio, sono intervenuti i carabinieri del Centro Nuclei Subacquei di Genova Voltri. Presente anche un esperto dell’ufficio tecnico dell’ingegnere piacentino Stefano Rossi a cui è stato affidato l’incarico di una perizia tecnica sulle possibili cause del crollo.
I carabinieri del nucleo subacquei di Genova, preparati all’utilizzo di sofisticate procedure e all’utilizzo di apparecchiature di nuova generazione, ha eseguito indagini tecniche con riprese video e compiuto alcune analisi.
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