Genio Pontieri, Salvatore També saluta Piacenza: “Il più bel periodo della mia vita professionale” – AUDIO

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Piacenza saluta il colonnello Salvatore També, Comandante del 2^ Reggimento Genio Pontieri dal 20 luglio 2017. Al suo posto subentra Federico Collina.

Nel triennio di comando del Colonnello Tambè, il 2° Reggimento Genio Pontieri si è impegnato in molteplici attività operative. I genieri dell’Esercito si sono infatti impegnati nell’operazione “Strade Sicure” nelle città di Roma, Napoli, Modena e Milano; in quel contesto il reggimento ha costituito il comando del Raggruppamento “Lombardia-Trentino Alto Adige”.

Un rapporto di grande affetto quello instaurato con Piacenza dal colonnello També.

“Speriamo che sia un arrivederci. Resto nella famiglia del Genio, ma lascio questo comando con la serenità e la consapevolezza di aver dato tutto dal punto di vista umano e professionale; quindi mi appresto a ricoprire il nuovo incarico con lo stesso entusiasmo”.

També andrà a Roma, dove ricoprirà l’incarico di Capo Ufficio Coordinamento presso la Brigata Genio.

Il legame con Piacenza

Quella di Piacenza è stata un’esperienza totalizzante, unica e irripetibile. Un momento importante per la mia vita e per la mia carriera. Oltre a farmi crescere professionalmente, mi ha permesso di conoscere meglio me stesso. Un’esperienza che mi ha insegnato a oltrepassare quei muri che pensavo fossero invalicabili. Ho scoperto che con un gruppo unito si può oltrepassare ogni ostacolo. D’altra parte lo dice anche il nostro motto: per ogni ponte una superba sfida“.

“Il Reggimento è a Piacenza dal primo gennaio 1983. Quello con Piacenza è un rapporto indissolubile, anche per la presenza del fiume Po che ci lega fortemente a questa città. In questi tre anni abbiamo voluto rafforzare ulteriormente questo rapporto e ci siamo riusciti grazie alla collaborazione con le istituzioni piacentine e grazie anche ai privati. Abbiamo organizzato insieme attività culturali e sociali, abbiamo aperto alla comunità le nostre attività addestrative e in questo modo siamo riusciti a saldare ancora di più questo legame”.

Che ricordo porterà di Piacenza?

“Porterò con me un ricordo bellissimo. Come ho scritto in un messaggio lasciato al momento di salutare il Reggimento, a Piacenza ho vissuto il più bel periodo della mia vita professionale. Ricordo tutte le attività e i risultati conseguiti grazie allo spessore umano e alla passione del personale dell’esercito che mi ha accompagnato. In particolare non dimenticherò mai l’affetto e la stima che le istituzioni piacentine mi hanno dimostrato fin dall’inizio, quel 20 luglio 2017″.

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Momenti positivi e momenti difficili

“Come in ogni professione si vivono momenti difficili, ma anche questi ci devono aiutare a crescere. In particolare ricorderò sempre il momento in cui abbiamo capito che anche qui era iniziata la pandemia da Covid. Anche in quel caso, però, ci siamo messi subito al servizio della comunità quando abbiamo attrezzato l’ospedale da campo nel mese di marzo. Questo è stato il momento più difficile, che però dovevamo superare. E lo abbiamo superato perché siamo stati uniti e coesi, dandoci coraggio reciprocamente. Per quanto riguarda invece i momenti piacevoli, beh quelli sono stati tanti: dalle serate in favore di Telethon che ricordo con grande emozione, fino all’intervento in Italia centrale dopo il terribile terremoto. Durante una visita in quei luoghi abbiamo incontrato gli alunni di una scuola dove mancava la lavagna: abbiamo organizzato una raccolta fondi per donare loro una lavagna digitale. Sono momenti che rimangono dentro, resta dentro la solidarietà dei nostri militari che in ogni occasione si uniscono per aiutare le comunità”.

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