Prima ci chiamavano eroi e ora siamo qui a protestare per un rinnovo contratto atteso da troppo. Ci sentiamo presi in giro!
Questa la testimonianza di alcuni lavoratori piacentini che hanno partecipato allo sciopero nazionale della sanità privata proclamato da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl per rivendicare il rinnovo del contratto nazionale della sanità privata, fermo da quattordici anni.
La protesta riguarda la situazione di 550 lavoratori piacentini.
Per la prima volta nella storia delle relazioni sindacali, spiegano le sigle, l’associazione datoriale di settore Aiop, dopo aver firmato a giugno la preintesa del contratto nazionale della sanità privata, si è rifiutata di firmare il contratto definitivo.
Durante il periodo del picco del Covid non ci siamo mai tirati indietro – spiegano i lavoratori piacentini – e ora siamo molto amareggiati per la situazione. Per noi lavorare nel privato è stata una scelta, rinunciando anche a fare concorsi che potevano magari portarci a lavorare nel pubblico. Lo sciopero non è contro i nostri datori di lavoro, ma per una valorizzazione del nostro settore.
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