Infiltrazioni mafiose negli appalti, nuovi settori sotto la lente della prefettura

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Infiltrazioni mafiose negli appalti, nuovi settori sotto la lente della prefettura.

Il prefetto Daniela Lupo ha sottoscritto con i sindaci dei Comuni di Bettola, Cadeo, Carpaneto Piacentino, Cortemaggiore, Ferriere e Rottofreno altrettante intese per la legalità e la prevenzione dei tentativi d’infiltrazione criminale. Un accordo volto a estendere i controlli antimafia sulle imprese appaltatrici e subappaltatrici di opere e di servizi con la pubblica amministrazione; il tutto a salvaguardia dell’economia legale di questa provincia. Il tutto a beneficio degli enti coinvolti, delle imprese e della collettività.

Già in precedenza analoghe intese avevano coinvolto il sindaco di Piacenza, Ausl e il sindaco del Comune di Fiorenzuola d’Arda.

A queste seguiranno ulteriori intese, entro la fine del mese di settembre, con altri comuni. Besenzone, Castel San Giovanni, Gossolengo, Ponte dell’Olio, Pontenure; San Giorgio Piacentino, Sarmato, Vigolzone e Ziano Piacentino.

Una nuova soglia di valore

Per rendere più stringente e incisiva l’attività di controllo, si è decisa una sensibile diminuzione delle soglie di valore, troppo elevate e di fatto inoperanti; da 250 mila a 150 mila euro per gli appalti di opere e lavori e di 50 mila per tutti i subappalti). Si introduce anche l’istituzione di una soglia di valore di 100 mila euro; soglia ulteriormente ridotta a 80 mila euro con l’Ausl per le forniture di beni e servizi.

Nuove attività considerate a rischio

Si sono poi individuate nuove attività a maggior rischio di infiltrazione mafiosa; servizi funerari e cimiteriali, ristorazione, gestione delle mense e catering, servizi ambientali.

L’obiettivo di tali modifiche è quello di rafforzare l’attività di prevenzione contro le aggressioni criminali all’economia legale; il tutto attraverso un ampliamento dei settori di attività considerati “sensibili”, nei quali si articola ciascuna white list tenuta da ogni Prefettura.

La white list, come noto, contiene l’elenco dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori che operano in settori “a rischio”. Fornitori iscritti dalla prefettura al termine dell’istruttoria antimafia. Ad oggi vede qui iscritte 309 imprese.

In particolare, nella categoria “servizi ambientali” sono confluite le attività, già previste, di trasporto di materiali a discarica per conto terzi, di trasporto, anche transfrontaliero. Ma anche smaltimento di rifiuti per conto terzi. Sono sono ora ricomprese raccolta, trasporto (sia nazionale che transfrontaliero, anche se svolto per conto di terzi), trattamento e smaltimento dei rifiuti, risanamento, bonifica e gli altri servizi connessi alla gestione dei rifiuti.

Per effetto delle suddette novità, sul sito internet della Prefettura alla voce dedicata alla white list, sono stati modificati i modelli per le domande di iscrizione utilizzabili dalle imprese nonché le sezioni in cui è articolato l’elenco degli operatori economici interessati.

L’attività nel 2019

Nel corso del 2019 sono state intensificate (da n. 6 nel 2018 a n. 12 nel 2019) le sedute del Gruppo Interforze Antimafia composto da rappresentanti della Questura, deI Comando Provinciale dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, della D.I.A., nonché della Direzione provinciale del lavoro, per il monitoraggio dei maggiori appalti di opere e servizi pubblici della provincia.

Nel 2019 sono state emesse n. 3 informazioni interdittive antimafia (pari al totale di quelle precedentemente emesse), di cui n. 2 quale riflesso della nota operazione «Grimilde» della Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna.

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