Tutto pronto per l’11ª edizione del Salso Summer Class & Festival, la rassegna estiva di musica classica firmata da I Musici di Parma. Un appuntamento fisso che anche quest’anno, nonostante le incertezze portate dall’emergenza sanitaria, aprirà le danze nel mese di luglio per proseguire fino ad agosto, in forma ristrutturata nei modi e nel numero degli appuntamenti previsti, per garantire la massima sicurezza e il rispetto di protocolli ed esigenze normative.
Un’edizione che, nell’anno di una crisi epocale ha voluto fortemente “esserci”, con un messaggio forte: la bellezza che salverà il mondo. Non a caso l’intera edizione è intitolata “Il Suono nella Bellezza”. Un messaggio di speranza, mai così necessario come quest’anno, che prende le mosse e firma la sua ripartenze nel segno dei giovani: sono loro i veri protagonisti del Salso Summer Class & Festival 2020.
«In un periodo così difficile e incerto che sta tarpando definitivamente le ali ai nostri futuri giovani musicisti, la presenza dei Musici di Parma e del Salso Summer Class & Festival è un’ancora e un appiglio per una ripartenza basata su elementi concreti, certi e produttivi – spiega Carlo D’Alessandro Caprice, Direttore Artistico de I Musici di Parma. – Il ripartire dai giovani, il ridare loro motivazioni, speranze e anche concretezza è l’unico obiettivo in cui la nostra società e soprattutto la classe dirigente dovrebbe investire. Noi ci siamo con le nostre masterclass, il nostro Festival, i nostri docenti, sempre sensibili e disposti a dare un aiuto ai tanti giovani che anche quest’anno affronteranno settimane di studio e sacrifici, personali ed economici».
«Una collaborazione importantissima quella con I Musici di Parma – afferma il Sindaco Filippo Frittelli – oserei dire quest’anno straordinaria. Il contributo artistico di alto livello espresso nel programma del Festival ci permette di arricchire il progetto Acque@chePassione, format con il quale Salsomaggiore Terme partecipa alle celebrazioni di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21».
Un viaggio nell’estate musicale lungo 5 settimane, per un totale di 13 appuntamenti, a cui si aggiungono 2 eventi speciali, che si terranno a Parma, nel Cortile d’onore della casa della Musica, nell’ambito del ciclo musicale pensato a favore dei restauri di San Francesco del Prato: il 19.07, protagonista l’oboista Christoph Hartmann con il quintetto d’archi de I Musici di Parma, e il 26.07 con Trumpet Rhapsody in compagnia della prima tromba dell’Orchestra dell’Accademia Santa Cecilia di Roma, Andrea Lucchi, e dell’Ensemble di Trombe del Salso Summer Class & Festival.
«L’articolato programma sarà ambientato anche in luoghi estremamente suggestivi con una forte vocazione turistica – afferma l’Assessore alla cultura Pasquale Gerace. – “I Castelli del Sale” Tabiano, Scipione, Contignaco e le nostre Pievi diventeranno palcoscenici d’eccellenza per raffinate performance musicali».
Dopo il prologo open air, con un itinerario botanico in musica nel Parco Regina Margherita, il 9 luglio, si parte venerdì 10 luglio, alle ore 21. 15, nella Sala delle Cariatidi di Palazzo dei Congressi, a Salsomaggiore Terme, con una serata dedicata alle musiche per violino e violoncello di J. Haydn, W. A. Mozart. E il giorno seguente, sabato 11 luglio, primo appuntamento in castello, al Castello di Contignaco, con la classe di violoncello del maestro Giovanni Gnocchi, per una serata tra Verdi, Rossini, Mascagni e Puccini: Violoncelles, Vibrez!!
Concerto di chiusura domenica 9 agosto: Melodie d’incanto, nella suggestiva cornice del Castello di Tabiano avvolto nelle sonorità evocative dell’oboe. Musiche di W. A. Mozart e A. Pasculli.
Salso Summer Class & Festival 2020
Con l’estate musicale del festival partono anche i corsi estivi di alto perfezionamento tenuti da I Musici di Parma, che ogni anno richiamano allievi e talenti da tutto il mondo, riformulati nella loro realizzazione secondo le indicazioni e i protocolli di sicurezza. 15 le masterclass attivate quest’anno tenute da docenti che hanno fatto la storia di questa realtà d’eccellenza nel panorama della musica classica italiano. Confermati Klaidi Sahatçi, Stefano Pagliani e Yulia Berinskaya al violino, gli scaligeri Simonide Braconi alla viola e Marco Zoni al flauto, Giovanni Gnocchi al violoncello, l’oboista dei Berliner Philharmoniker Christoph Hartmann, la prima tromba dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia Andrea Lucchi e Enrico Fagone al contrabbasso, Stefano Conzatti al clarinetto, Daniele Agiman alla Direzione d’Orchestra, Cinzia Forte al canto, Mario Marzi al sassofono. E ancora Andrea Cellacchi al fagotto e Margherita Colombo (maestro accompagnatore).
Novità di quest’anno anche un ciclo di 5 lezioni online, selezionate tra quelle proposte da docenti di altissimo livello come il Primo Flauto del Teatro alla Scala Marco Zoni, l’oboe Christoph Hartmann, il violoncellista Giovanni Gnocchi, il direttore d’orchestra Daniele Agiman e il violinista solista Klaidi Sahatçi, che verranno trasmesse sul canale You Tube de I Musici di Parma. Testimonianza di un’attenzione autentica all’alta qualità formativa coniugata con le necessità e gli strumenti che in questo periodo post-lockdown sono ormai indispensabili.
Una rassegna voluta a Salsomaggiore dall’Amministrazione Comunale, organizzata da I Musici di Parma e resa possibile anche grazie al contributo di Fondazione Cariparma. «Ringrazio le istituzioni cittadine, ormai da anni vicine al nostro progetto culturale, le istituzioni pubbliche, in primis Fondazione Cariparma che anche quest’anno ci permettono di realizzare i nostri progetti – prosegue Carlo D’Alessandro Caprice. – Noi siamo qui per i tanti giovani che, da tutta Italia e qualcuno anche da paesi dell’Europa, verranno a perfezionarsi per trovare un orizzonte che faccia della loro passione e tenacia una possibilità concreta di lavoro. Quest’anno abbiamo voluto dedicare a loro il nostro festival. Giovani eccezionali, alcuni già musicisti in carriera, che calcano palcoscenici italiani ed europei, ma che studiano e si impegnano per portare alla più alta perfezione il loro talento. A loro è giusto e doveroso concedere il centro del palcoscenico. Se si vuole un mondo migliore bisogna ripartire da loro. Siamo profondamente convinti che senza arte non ci potrà essere futuro per l’umanità e sentiamo forte il dovere di incentivare occasioni per fare che l’arte si avveri».
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