Assigeco Piacenza, patto di collaborazione con la Robur et Fides Somaglia

Assigeco Piacenza Robur et Fides Somaglia

L’Assigeco Piacenza e la Robur et Fides Somaglia (C Silver) stringono un patto di collaborazione a favore di tutto il movimento cestistico giovanile della bassa lodigiana, dando un forte segnale di ripartenza in un momento difficile. Il Campus di Codogno sarà il palazzo che ospiterà le gare di campionato della Robur et Fides.

Il comunicato

Un patto forte e solido in favore i giovani di un territorio fortemente colpito dalla pandemia. Ecco quanto l’Assigeco Piacenza e la Robur et Fides Somaglia hanno voluto sancire sotto forma di una collaborazione comune.

L’intesa è stata siglata dai due Presidenti, Franco Curioni e Matteo Spotti. L’idea è quella di formare i bambini attraverso lo sport del basket. Cercando al contempo di sviluppare congiuntamente il movimento cestistico giovanile di tutta la bassa lodigiana, a partire dai centri minibasket che sono sorti in diversi paesi della zona. Il Campus di Codogno sarà il fulcro di questa iniziativa e ospiterà le gare della Serie C Silver della Robur et Fides.

“Abbiamo pensato che in situazioni come quella che stiamo vivendo e che il nostro territorio ha vissuto – ha affermato il Presidente dell’Assigeco – lo sport si debba unire per dare un messaggio forte. Anche per onorare chi sta ancora cercando di riemergere da questo dolore immenso che la pandemia ha portato nelle nostre zone. Siamo animati da una grande volontà, che è quella di costruire qualcosa e lasciare qualcosa di importante alle nostre terre. Non credo ci sia nulla di più indicato del movimento giovanile per iniziare questa collaborazione. Mi auguro possa essere ricca di soddisfazioni e duratura nel corso degli anni”.

“Quando due persone credono nella stessa cosa, trovare un accordo è semplicissimo”. Così ha detto il Presidente della Robur et Fides, “Lo abbiamo trovato in pochissimi minuti. Questo perché è la risultanza di un sentimento comune e che parte da tutto quel gran carico di dolore che il Covid ha portato sul nostro territorio. Per questo motivo abbiamo voluto tentare di rilanciare la socialità che c’è attorno alla pallacanestro nelle nostre zone. Non bisogna aver paura di commettere qualche errore. Dobbiamo lavorare per fare in modo che la bassa lodigiana rifiorisca a livello di minibasket e con il tempo diventi un riferimento forte per tutto il movimento cestistico”.

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