Il premio Antonino d’oro assegnato a Piacenza: “Per tutti i cittadini che hanno contribuito a fronteggiare la terribile pandemia”

I  Canonici del Capitolo della Basilica di Sant’Antonino martire hanno deciso di assegnare il premio “Antonino d’oro 2020” alla città di Piacenza e provincia.

Il conferimento del premio vuole essere un atto di stima e di gratitudine nei confronti di tutte quelle persone che in questi ultimi mesi si sono impegnate, con generosità e coraggio, a far fronte alla terribile pandemia”. Queste le motivazioni.

“Tantissimi sono stati i piacentini che hanno manifestato un grande senso di responsabilità civica e di solidarietà umana; cittadini mossi dal vivo desiderio di contribuire affinché venisse sconfitta la diffusione dell’infezione da Covid-19”.

“Dentro a questa realtà così difficile e oscura vorremmo che la solennità di Sant’Antonino fosse anche l’occasione per cogliere i segni di speranza che sono emersi in mezzo a noi; segni dai quali ripartire per ricostruire il tessuto lacerato della nostra comunità”.

“In primo luogo desideriamo evidenziare la testimonianza di chi si è trovato più “esposto” nell’affrontare questa emergenza; i medici, gli infermieri, i farmacisti e tutto il personale sanitario e di servizio ospedaliero. In questi ultimi mesi hanno rappresentato il volto più bello della nostra comunità”.

“Insieme a loro riteniamo ammirevole l’impegno profuso dagli amministratori della cosa pubblica; ma anche dalle forze dell’ordine, dai numerosi volontari tra i quali anche molti giovani. Insieme ai tanti lavoratori che non hanno mai smesso di garantire a tutti i beni e i servizi essenziali per la nostra vita personale e sociale. Così come è motivo di speranza la grande generosità dei numerosi sacerdoti che hanno aiutato tante persone a non cedere alla disperazione”.

Il premio “Antonino d’Oro” è stato istituito nel 1986 dal Capitolo della basilica antoniniana. Il premio viene assegnato, alternativamente, ad un ecclesiastico e ad un laico. ALBO

“Segni di speranza da cui ripartire”

“È proprio da questi segni di speranza e da tanti altri che stanno germogliando che possiamo e dobbiamo ripartire. Non per tornare quelli di prima, ma possibilmente per essere persone capaci di avere una vera attenzione per l’altro, disposte a costruire un mondo più giusto, più umano, più sano di quello che questa pandemia improvvisamente ha fermato e rivelato essere profondamente malato. Come ha ricordato il nostro presidente Sergio Mattarella: “Questo è tempo di un impegno che non lascia spazio a polemiche e distinzioni. Tutti siamo chiamati a lavorare per il nostro Paese, facendo appieno il nostro dovere, ognuno per la sua parte”.

“Ci auguriamo che anche la nostra comunità piacentina sia animata da questo desiderio. Ripartire tutti insieme, con grande speranza per il futuro. Una speranza che trova il proprio fondamento non nelle nostre strategie, bensì nell’azione della grazia di Dio che sa volgere al bene anche le situazioni più difficili che siamo chiamati ad affrontare”

Il premio “Antonino d’oro”, giunto alla 35ª edizione, viene annualmente sponsorizzato e patrocinato dalla Famiglia Piasinteina. Verrà consegnato personalmente dal vescovo mons. Gianni Ambrosio sabato 4 luglio nella basilica di Sant’Antonino a conclusione della celebrazione eucaristica delle ore 11. Lo ritirerà, rappresentando simbolicamente tutti i piacentini, Patrizia Barbieri sindaco di Piacenza e presidente della Provincia.

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