Salvo ulteriori rinvii, che però da più parti vengono dati per certi, tra tre settimane partono i campionati di baseball con la Serie B sotto i riflettori per via dell’apertura con l’atteso derby Codogno-Piacenza che profuma di rinascita per un territorio martoriato più di tutti dalla pandemia.
Per ora le certezze riguardano la possibilità di allenarsi anche per gli sport di squadra, baseball compreso. Ciò nonostante il Piacenza ha deciso di rimanere alla finestra in attesa di capire se esiste la possibilità di mettere in pratica quanto previsto dai protocolli.
Le parole del presidente biancorosso Imberti
“I mesi di inattività cominciano a pesare ed i giocatori sarebbero pronti a riprendere ma la razionalità impone ancora un atteggiamento improntato alla prudenza. Il protocollo proposto dalla Fibs – continua Imberti – non è di così facile attuazione per una società dilettantistica come la nostra. Spogliatoi chiusi, controllo della temperatura agli atleti, distanze da osservare, sanificazione dei servizi, utilizzo di materiale personale, compilazione di autocertificazione sullo stato di salute etc. E come se non bastasse, il terreno risulta tutt’altro che sgombro da aspetti legali concernenti le responsabilità civili e soprattutto penali”. Una situazione di profonda incertezza che ha indotto diverse Società, anche di A1, a non riprendere gli allenamenti.
Altre invece hanno preferito partire e questo panorama controverso finisce per gettare ancora più ombre sulla partenza dei campionati.
“Come presidente ed ex-giocatore comprendo perfettamente le aspettative e le esigenze dei giocatori e dei loro staff ma non per questo posso esimermi dal porre in primo piano le problematiche proprie della messa in atto di tutti i presidi volti a tutelare la salute degli addetti ai lavori. E poi le responsabilità restano davvero troppo pesanti. Non solo il baseball ma un po’ tutto lo sport, anche professionistico, sta chiedendo a gran voce che le Società vengano sollevate da qualsivoglia responsabilità”.
Il prossimo Consiglio Federale è tra i più attesi di sempre. Sia per la conferma o il posticipo dei calendari, sia per i chiarimenti sul protocollo degli allenamenti”. Il futuro è più che mai incerti e suscettibile di radicali cambiamenti. La speranza è che qualcosa possa cambiare, ovviamente in meglio, e chissà che a quel punto anche il diamante del De Benedetti non torni a vivere.
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