Il settore del turismo prova a ripartire, ma le difficoltà non mancano. Lo conferma Ludovica Cella, presidente di Federalberghi.
“La nostra città è tra le più provate e ha avuto fino a poco tempo fa restrizioni rigidissime che ci hanno imposto la chiusura. Ora alcuni operatori hanno riaperto e le difficoltà sono ancora più marcate sotto tutti i versanti. Dal punto di vista lavorativo, perché mancano proprio i clienti. Dal punto di vista tecnico, perché dobbiamo metterci a norma con tutte le nuove disposizioni e quindi sono costi aggiuntivi. In più una responsabilità penale che non è chiara in caso di un ipotetico contagio di un dipendente o di un cliente. Quindi è una situazione molto complessa da affrontare e aiuti concreti non ne sono arrivati. E’ tutto in forse”.
“Il blocco tra le regioni per noi è determinante, tante attività che ci davano lavoro sono state chiuse, gli eventi sono stati annullati. In particolare penso agli eventi di Piacenza Expo che stava attraversando un periodo molto florido e grandiosa per noi”.
“Economicamente siamo provati. Zero entrate, spese aggiuntive, responsabilità in più, burocrazia aumentata in modo esponenziale. Prendere nota della temperatura dei dipendenti ogni giorno, certificazioni per ogni fornitore, rischiamo penalmente su tutto. Lavoriamo per lo Stato, insomma. Abbiamo cercato di sviluppare il turismo a Piacenza, abbiamo creduto nel turismo a Piacenza e abbiamo lavorato tanto. Ora si è tutto bloccato e questo è un grosso rammarico”.
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