Arnaldo Franzini non è più l’allenatore del Piacenza calcio. In un incontro, nel pomeriggio di giovedì 14 maggio, la società ed il tecnico hanno detto basta: al termine della stagione 2019-20 (c’è ancora l’eventualità dei playoff), sulla panchina dei biancorossi siederà un’altra persona.
Dopo 5 anni intensi, partiti dalla serie D nel 2015-16 e passati da una quasi promozione in serie B nel 2018-19, le strade si sono divise alla ricerca di nuovi stimoli.
L’oramai ex tecnico del Piacenza calcio ha chiacchierato con Massimo Casale ripercorrendo la sua storia in biancorosso
“Quando c’è un addio è sempre triste e difficile, soprattutto dopo 5 anni intensi a Piacenza, vissuti con tante emozioni”.
Questo è stato il primo messaggio del tecnico di Vernasca
Un peccato non aver chiuso sul campo l’ultima stagione in città
“E’ successo qualcosa di troppo grande e devastante che ci ha impedito di chiudere la stagione. In primis c’è il rammarico per i danni che questo coronavirus ha creato, poi è chiaro che noi volevamo finire il campionato, anche perché l’avremmo affrontato nel migliore dei modi. Speriamo che un anno del genere non si ripeta più”.
Nel 2018-19 si è arrivati ad un passo dal sogno
“L’anno scorso è mancata un po’ di fortuna, ma anche la casualità e gli errori hanno recitato la loro parte. Quando metti tutto sul campo, può saltare fuori ogni cosa. Quella promozione avrebbe cambiato la vita di tutti, calcisticamente parlando. E’ inutile guardare indietro perché alla fine il Piacenza rimane, con tutti i suoi tifosi. Possono cambiare allenatori, giocatori e dirigenti, ma quello che conta è vedere il Piacenza tra i professionisti”.
Le tue partite più belle?
“Il derby di Cremona all’andata, nel primo anno di serie C. Vincemmo sulla squadra che poi vinse il campionato, giocando un grande calcio. Poi, ovviamente, contro l’Entella nella stagione 2018-19”.
Un Piacenza che sotto Franzini ha cementato il proprio gruppo
“Per ottenere i risultati è fondamentale il gruppo. Senza di loro è impossibile perseguire degli obiettivi”.
Che futuro per la serie C?
“La serie C è un campionato di altissimo livello che secondo me non andrebbe cambiato. Magari il semi-professionismo potrebbe aiutare, però non so. Alla fine con una serie C unica, nel nostro girone c’erano piazze di altissimo livello. Credo che sarà dura ripartire, ma sono sicuro che la maggior parte ce la faranno”.
L’intervista completa ad Arnaldo Franzini, ex allenatore del Piacenza calcio
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