Si è conclusa la sperimentazione sull’utilizzo del plasma iperimmune convalescente nei pazienti critici affetti da Covid-19. Lo studio, condotto congiuntamente al Policlinico San Matteo di Pavia a partire da marzo, ha visto il coinvolgimento di varie strutture dell’ospedale di Mantova. I risultati sono ancora al vaglio, ma intanto la Lega chiede che anche in Emilia Romagna si avvii la sperimentazione.
RANCAN E STRAGLIATI (LEGA): “REGIONE AVVII SPERIMENTAZIONE”
Attualmente è in corso l’analisi de dati raccolti dagli specialisti nell’ambito del progetto e la successiva pubblicazione. Al servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale del Carlo Poma sta intanto procedendo a pieno regime la raccolta del plasma da pazienti guariti, con un ritmo di 6-7 prelievi al giorno.
“La Regione avvii anche in Emilia-Romagna la sperimentazione della terapia con plasma iperimmune per i malati di Covid 19, così come già fanno al Policlinico San Matteo di Pavia e all’ospedale Carlo Poma di Mantova”. E’ quanto chiede in un’interrogazione il gruppo regionale Lega E-R.
“A quanto riferiscono fonti di stampa proprio grazie alla sperimentazione della terapia in esame, negli ospedali di Mantova e Pavia i decessi per COVID-19 si sarebbero completamente azzerati da oltre un mese a questa parte” e “tra le varie guarigioni registrate si è parlato molto della donna incinta recentemente dimessa dall’ospedale mantovano con il contributo “decisivo”, a detta dei medici, della terapia con il plasma. Tant’è che, secondo una ricerca bibliografica, quello di Mantova sarebbe il primo caso al mondo di donna incinta trattata e guarita dal COVID-19 con l’infusione dell’emocomponente”.
Inoltre tale terapia oltre che sicura e potenzialmente molto efficace presenterebbe vantaggi ulteriori correlati all’economicità (in Italia le donazioni sono gratuite per legge), alla possibilità di accumulare plasma per un’eventuale seconda ondata di contagi e ancora alla possibilità di selezionare plasma per ogni caso specifico, in base ai risultati degli esami aggiuntivi effettuati sul titolo neutralizzante degli anticorpi.
“Pertanto – chiedono gli esponenti della Carroccio alla Giunta – quali sono i dati in possesso della Regione e del Sistema Sanitario regionale in merito all’impiego del plasma iperimmune nella cura nei pazienti positivi al COVID-19?”
Da ultimo“perché la Regione non ritiene forse opportuno ampliare su scala regionale il programma di sperimentazione tenuto presso gli ospedali di Pavia e Mantova?” concludono Emiliano Occhi, Matteo Rancan, Daniele Marchetti, Fabio Rainieri, Andrea Liverani, Gabriele Delmonte, Michele Facci, Emiliano Occhi, Stefano Bargi, Massimiliano Pompignoli, Fabio Bergamini, Maura Catellani, Matteo Montevecchi Simone Pelloni e Valentina Stragliati .
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