Rappresentanti delle associazioni partigiane in piazza per il 25 aprile, Lega: “Follia, perché a loro è permesso?”

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“Sarà una cerimonia raccolta, in una piazza silenziosa che, in ottemperanza alle normative anti Covid-19, dovrà restare vuota; ma sono convinta che idealmente tanti piacentini saranno accanto a me, al presidente dell’Anpi, Stefano Pronti; ma anche alla rappresentanza delle Associazioni partigiane e combattentistiche per onorare il 75° anniversario della Liberazione”. In occasione del 25 aprile, il sindaco Patrizia Barbieri invita tutti i cittadini a esporre il Tricolore da finestre e balconi nella giornata di sabato.

“La bandiera italiana potrà essere il simbolo, in ogni casa, dell’unità e del senso di appartenenza alla comunità che questa ricorrenza così carica di significato ci esorta a rafforzare ulteriormente; ancor più in un momento così difficile per il Paese e per il nostro territorio in particolare”.

“Questo stesso sentimento di coesione e responsabilità ci richiama tutti al dovere di rispettare le restrizioni in atto a tutela della sicurezza e della salute pubblica”.

Come disposto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri sarà possibile la presenza alla cerimonia di deposizione della corona alla lapide dei Caduti, dell’Autorità deponente e la partecipazione delle rappresentanze delle sole Associazioni partigiane e combattentistiche; il tutto con modalità di distanziamento interpersonale compatibili con la situazione emergenziale.

Secondo le disposizioni, inoltre, è ribadita l’esigenza che alla cerimonia non siano coinvolte altre autorità, civili o militari, e che sia esclusa qualsiasi forma di assembramento.

Per volontà dell’Amministrazione comunale, a ricordo dei caduti, saranno collocati da personale incaricato i dovuti omaggi floreali presso i monumenti e le lapidi presenti sul territorio cittadino (Dolmen Stradone Farnese, Liceo Scientifico angolo via IV Novembre, Lapide sul muro Ospedale Militare, sacrario nel cortile di Palazzo Gotico, Lapide Piazzale Velleia, Statue sul Lungo Po – vicinanze Società Canottieri Vittorino da Feltre).

La cerimonia in streaming

A partire dalle 11.00 di sabato 25 aprile, collegandosi all’indirizzo www.comune.piacenza.it, si potranno ascoltare i discorsi del sindaco e presidente della Provincia Patrizia Barbieri e del presidente Anpi Stefano Pronti, che deporranno una corona al Sacrario dei Caduti. Osserveranno poi un minuto di raccoglimento in memoria delle donne e degli uomini che hanno dato la vita per la Resistenza. A cura della Banda Ponchielli saranno proposti interventi musicali a sottolineare la solennità della cerimonia.

Da oggi, sul portale Internet del Comune di Piacenza è possibile scaricare il supporto grafico da condividere, per chi volesse, sui propri profili “social”. Logo accompagnato dall’hashtag #25aprile2020 #UnitiPerPiacenza.

“Spero che tanti vorranno aderire a questa iniziativa simbolica. Iniziativa che potrà esprimere e valorizzare il coraggio della nostra città e la voglia di ricominciare; anche nel legame ideale con una data storica e importante qual è quella della Liberazione”.

RANCAN (LEGA): “FOLLE CHE ANPI POSSA ANDARE IN PIAZZA MENTRE ALTRI NON POSSONO PIANGERE I LORO DEFUNTI”

“Folle che l’Anpi possa scendere in piazza per celebrare il 25 Aprile; quando a migliaia di persone è stato negato di poter piangere i loro defunti, perché i funerali sono vietati, così come le chiese chiuse”. Così il capogruppo della Lega E-R, Matteo Rancan, che aggiunge: “Pd e Anpi non si rendono conto che così facendo rischiano di rinfocolare il virus?

Forse che per la sinistra esistano italiani di serie A (quelli con le bandiere rosse, i centri sociali e le sardine) che possono uscire di casa a prescindere dai divieti; e poi ci siano “gli altri”, i cittadini non allineati al pensiero unico, e dunque da considerare di serie B, per i quali invece i divieti valgono? In definitiva, per incrementare il tasso di antifascismo, anziché una sana battaglia culturale, la sinistra continua a scivolare consapevolmente nel piano inclinato di provvedimenti di tipo fascista; o, se si preferisce, di veterocomunismo alla sovietica”.

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