“Stiamo vivendo una situazione del tutto eccezionale” dichiara Edwin Ferrari, presidente Legacoop Emilia Ovest “profondamente diversa dalle criticità fin qui affrontate. Una condizione che investe tutti i livelli: sanitario, sociale, economico e umano. È un’emergenza che non risparmia nessuno e che ci ha costretti a cambiamenti radicali, in un clima di grande incertezza per il futuro. Molti nostri settori sono particolarmente interessati, come la cooperazione sociale impegnata nelle residenze protette per anziani. Siamo orgogliosi dell’impegno profuso e della dedizione mostrata. Occorrono unità, coordinamento e condivisione tra tutti i soggetti coinvolti per il bene della comunità in cui operiamo”.
“C’è solo una parola che esprime la vicinanza e il riconoscimento verso gli operatori in prima linea nei servizi socio assistenziali” aggiunge Loretta Losi, responsabile cooperative sociali Legacoop Emilia Ovest “questa parola è: grazie”.
“L’emergenza riguarda tutti ma ci sono fasce più esposte, più a rischio, più direttamente coinvolte: tra queste vanno riconosciute sicuramente le socie, i soci e lavoratori delle cooperative sociali in prima linea nei servizi socio assistenziali, in particolare nelle case protette”.
“Fin dall’inizio della crisi epidemica, hanno continuato a svolgere la loro difficile mansione con crescente senso del dovere e grande responsabilità” puntualizza Losi.
“Siamo in contatto quotidiano con le nostre associate e i loro soci per assisterli in questo frangente così complesso, a tratti drammatico, e segnato dall’incertezza. Stiamo ascoltando storie di profonda umanità che vanno oltre l’impegno del lavoro, perché si tratta di vicende non solo legate alla mera professionalità, ma connotate dal rapporto di assistenza a persone fragili, che necessitano di attenzioni straordinarie soprattutto in questo frangente. Le cooperative non si sono risparmiate, anzi, hanno creato modalità nuove grazie alle tecnologie e all’inventiva dei gruppi di lavoro, per dare sollievo e regalare un po’ di serenità agli assistiti”.
“Non ci stancheremo mai” conclude “di ringraziare le operatrici e gli operatori di queste realtà. Dobbiamo dire loro grazie ogni giorno, perché, non esagero, sono angeli sulla terra, che tengono alto il nome della cooperazione”.
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