Il Consigliere del Comune di Piacenza ed esponente di Forza Italia Mauro Saccardi ha presentato una serie di proposte al Sindaco Patrizia Barbieri e all’Amministrazione Comunale nell’ambito di quella che viene definita la ‘Fase 2’ dell’emergenza Coronavirus (come contributo propositivo per la stesura del Piano Strategico). Tali proposte sono state condivise e sostenute con interesse dal Commissario provinciale azzurro Gabriele Girometta, che ne condivide la validità tenuto conto dell’obiettivo che si intende raggiungere, volto a favorire il rapido ripristino della normalità.
Saccardi indica quattro interventi al fine di contribuire a rendere più efficace e incisivo il piano strategico che risulta in fase di studio e di elaborazione tra i referenti del Comune di Piacenza.
In primo luogo la costituzione di un fondo di garanzia per la piccola impresa e/o a conduzione familiare: a questo scopo, si tratta di valutare l’utilizzo di una parte dell’avanzo di bilancio a garanzia di somme erogabili dagli Istituti di Credito locali per finanziare in modo rapido e agevolato le piccole imprese artigianali e commerciali del territorio; a seguito di un bando conoscitivo tra gli Istituti di Credito locali e successivo accordo, la cifra erogata dal Comune in conto interesse, darebbe la possibilità di veicolare al privato almeno dieci volte la somma impiegata creando immediata liquidità alle piccole imprese.
Questa operazione, frutto della collaborazione tra Comune e Istituti di Creditolocali, sarebbe a costo zero per l’Amministrazione e vincolerebbe solo l’importo impegnato per alcuni anni a garanzia dell’operazione stessa. Si tratterebbe quindi di congelare parte della somma disponibile da utilizzare come fondo di garanzia per la piccola impresa a seguito dell’emergenza COVID-19 che, come consente la legge, permette di utilizzare l’avanzo di amministrazione anche per spese correnti. Sostanzialmente sarebbe un fondo di garanzia che rientrerebbe nella casistica di legge. Il denaro così ricavato dall’avanzo di bilancio, non verrebbe materialmente speso ma solo accantonato come pegno.
Altro intervento significativo riguarderebbe la tassa comunale COSAP: considerando che il Comune di Piacenza, correttamente, ha già esonerato dal pagamento del COSAP (tassa sul plateatico) le attività mercatali in quanto impossibilitate a svolgere il loro lavoro, sarebbe corretto considerare anche tutte le altre attività che in questo periodo non hanno potuto usufruire del suolo pubblico con i loro dehors: bar, pizzerie, gelaterie ecc…
Si dovrebbe inoltre intervenire anche sulla tassa rifiuti (TARI) interloquendo direttamente con i vertici di IREN, richiedendo alla multiutility partecipata un impegno economico diretto a favore di tutte le attività forzatamente chiuse.
Infine, sarebbe apprezzabile intervenire sugli affitti, agevolando i locatori che, in forza della contrattazione privata, si troveranno a ridiscutere i canoni e potranno così vedersi sgravati di parte della tassazione IMU a fronte di una revisione al ribasso dei contratti a favore dei locatari. Si potrebbe pensare a una sorta di scaglionamento diminuzione canone del 25% riduzione IMU del 50% – riduzione del 30% riduzione IMU 60% –
Ovviamente queste proposte dovranno essere vagliate dagli Assessori competenti, dagli Uffici e da tutta la Giunta: mi auguro– e ci auguriamo tutti – che i tempi siano brevi e le soluzioni, anche se più o meno rielaborate, siano celermente messe in campo.
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