Proseguono le indagini della polizia, coordinate dalla Procura, in merito alle case di cura private Piacenza e Sant’Antonino. Gli investigatori della polizia si sono recati nelle strutture sanitarie e avrebbero acquisito alcuni documenti.
La vicenda
Tutto era partito da alcune testimonianze di operatori sanitari impiegati nelle due strutture, entrambe proprietà del direttore danitario Mario Sanna, accreditate col servizio sanitario nazionale.
Testimonianze affidate alla giornalista Selvaggia Lucarelli la quale ne aveva trattato in un articolo su Il Fatto Quotidiano. Del tema aveva parlato anche la trasmissione Report, su Rai3. I dubbi sono legati alla gestione di presunti contagi da coronavirus e decessi ritenuti sospetti.
Il Fatto Quotidiano ipotizzava addirittura che il paziente 1 non fosse il 38enne di Codogno, bensì un uomo ricoverato proprio all’interno di una delle due strutture private. Ipotesi smentita dall’Ausl di Piacenza.
La Procura ha aperto dunque un fascicolo, per ora senza indagati né ipotesi di reato: un’inchiesta per fare chiarezzadopo il clamore mediatico e le testimonianze di alcuni medici e infermieri. L’obiettivo è capire cosa sia realmente accaduto nelle due strutture sanitarie e quanto ci sia di vero in queste pesanti accuse.
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