Sono auguri molto particolari quelli che il vescovo Gianni Ambrosio ha rivolto quest’anno alla cittadinanza in occasione della Pasqua. Il pensiero non poteva che andare a tutti noi che oggi lottiamo contro il virus: in particolare gli operatori sanitari, autorità e forze dell’ordine, volontari e chiunque si batta in prima persona. I pazienti e i loro familiari, le vittime di questa tragedia. Ma anche coloro che sono costretti a trascorrere queste feste lontano dalla famiglia a causa dell’isolamento.
“Pensavamo che con l’arrivo della Pasqua ci sarebbe stata la possibilità di stare insieme, invece dobbiamo rispettare queste norme che ci impediscono di festeggiare vicini. Il Signore però ci è vicino, il Signore è risorto ed è fedele, non ci ha abbandonato”.
“La Pasqua è gioia e non è facile far sgorgare la gioia dai nostri cuori in questo momento davvero difficile per tutti e in tutto il mondo, ma che qui nella nostra realtà piacentina abbiamo sperimentato con particolare lutto e sofferenza. Ma proprio perché c’è tanta oscurità dobbiamo sforzarci di scorgere quella luce silenziosa che proviene da questo mistero di Cristo risorto: ha vinto la morte anche per noi, l’ultima parola non è la morte, ma la vita. Questo segno di vita lo abbiamo espresso anche noi in tanti modi. Abbiamo visto la dedizione di medici e infermieri, dei volontari, di tanti giovani”.
“Auguro a tutte le famiglie la possibilità di vivere la gioia della Pasqua ritrovandosi insieme attraverso il telefono o altri mezzi di comunicazione. Insieme possiamo superare questa grande difficoltà”.
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