Matteo Rancan capogruppo della Lega in Regione: “Pensare anche all’emergenza economica, l’Europa ci ha lasciato soli”

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E’ stata formalizzata la nomina di Matteo Rancan a capogruppo della Lega in Regione Emilia-Romagna.

“Sono onorato – ha dichiarato Rancan – e ringrazio i colleghi per aver scelto la mia figura in questo momento di grande rilevanza politica nel quale certo non mancano le sfide. Oggi siamo tutti impegnati a fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Come Lega Emilia-Romagna siamo in prima linea per portare proposte concrete e utili a tutti i nostri cittadini. E’ un momento importante e decisivo nel quale tutta la politica deve dimostrarsi responsabile nell’interesse del territorio. Passata l’emergenza ci presenteremo preparati e decisi a proporre una alternativa amministrativa concreta e valida per la gestione del territorio, capace di concretizzare la proposta politica nella quale tanti emiliano-romagnoli hanno già dimostrato di credere”.

Rancan, piacentino, classe 1991, perito informatico, è al secondo mandato come consigliere regionale: alle elezioni del 26 gennaio scorso è stato rieletto ottenendo 9.272 preferenze. Già assessore del comune di Cortemaggiore (PC), è dal 2010 che ricopre incarichi all’interno della Lega.

“Soddisfatto, ma il pensiero è all’emergenza sanitaria”

“E’ certamente una soddisfazione personale, ma in questo momento il mio pensiero va all’emergenza sanitaria. Abbiamo tanti amministratori in prima linea che stanno cercando di dare risposte ai cittadini. Questo è il momento della responsabilità, non delle polemiche: per questo cerchiamo di dare il nostro contributo positivo e propositivo”.

“Purtroppo non tutto è stato chiuso e questo ha creato lavoratori di serie A e di serie B. Noi dobbiamo cercare di chiudere il più possibile e tutelare quegli operatori che offrono servizi essenziali come farmacie e alimentari”.

“Anche per questo dobbiamo comprare locale quando si fa la spesa. Abbiamo lanciato la proposta di lanciare il marchio “Made in Emilia Romagna” proprio per sostenere la nostra economia: il problema sanitario è la priorità, ma dobbiamo fare i conti anche con l’emergenza economica. Abbiamo proposto ammortizzatori sociali, sconti per gli affitti commerciali, supporto per le nostre aziende. L’Europa ci sta lasciando soli e noi siamo in prima linea per combattere questa emergenza”.

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