Coronavirus, a Piacenza molti commercianti hanno deciso di chiudere le attività fino al 3 aprile. Una scelta volontaria come spiega Raffaele Chiappa Presidente Unione Commercianti Piacenza: “Per molti è una decisione di coscienza, ma per altri è una riflessione sugli incassi“.
C’è una proposta di acquisto on line, per sopperire alla chiusura?
“Chi è attrezzato lo sta facendo. In molti si stanno adoperando in questo modo. E’ uno strumento di supporto”.
Non c’è il rischio di penalizzare la vendita al dettaglio?
“Io sto analizzando il fenomeno a livello internazionale e da fine febbraio c’è stata un’impennata delle vendite on line. Questo per noi è un problema perché vuol dire un cambiamento nel futuro che può aumentare il modello di consumo dal web da parte dei cittadini“.
Coronavirus, a Piacenza molti commercianti hanno deciso di chiudere le attività fino al 3 aprile
Cristian Lertora, Presidente Fipe sulle attività di bar e ristorazione. “Ognuno sta valutando se chiudere o tenere aperto. Molti decidono di fermarsi perché i dipendenti non vogliono andare a lavorare. Altri chiudono perché gli incassi sono troppo bassi o perché sono locali tipicamente serali. Bisogna rispettare le ragioni di tutti“.
Rachele, barista di Piazza Duomo: “Io apro perché abito vicino, ma in questa situazione sarebbe meglio una chiusura imposta degli esercizi“
Coronavirus, la situazione a Piacenza 11 marzo 2020.
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