Bilancio positivo per la nona edizione di Tomato World, la più importante mostra-convegno italiana dedicata al sistema del pomodoro da industria, andata in scena ieri e oggi a Piacenza Expo.
Nel corso delle due giornate, infatti, sono stati particolarmente numerosi gli operatori professionali – provenienti da 40 diverse province italiane, ma anche da alcuni Paesi oltre confine – che hanno partecipato ai convegni e ai momenti di approfondimento tematico messi in cartellone degli organizzatori, ma anche raccolto informazioni tecniche e scientifiche e aggiornamenti sulle nuove tecnologie di lavorazione dell’oro rosso, tra le oltre trenta aziende italiane ed estere presenti nei padiglioni di Piacenza Expo.
Una manifestazione che conferma Piacenza come vera capitale italiana del pomodoro da industria: il capoluogo emiliano nel cuore della Pianura Padana, infatti, vanta la seconda superficie coltivata più estesa a livello nazionale con oltre 10.000 ettari – la prima nell’ambito del Distretto del Nord Italia – ma anche il primato a livello italiano se si considera il prodotto raccolto e la conseguente attività di trasformazione.
Un evento tecnico e informativo nel segno, soprattutto, della sostenibilità ambientale, un valore aggiunto che ormai da anni caratterizza le coltivazioni ed i processi di lavorazione del pomodoro, che vantano esempi virtuosi a livello di gestione ottimale dell’acqua ma anche di risparmio energetico. Se ne è parlato non solo nei convegni più ”tecnici” – come “Future Farm: innovazione tecnologica e sostenibilità per l’azienda agricola” – ma anche tra i vari desk informativi. Novità, in questo senso, anche sull’utilizzo dei fertilizzanti, sempre meno orientati ai prodotti di natura chimica e con lo sguardo invece puntato verso l’utilizzo di microrganismi, in grado di aiutare le piante ad individuare e a catturare le sostanze nutritive del terreno.
“Un evento che è notevolmente cresciuto – sottolinea l’Amministratore unico di Piacenza Expo, Giuseppe Cavalli – rispetto alla precedente edizione, non solo per numero di espositori presenti, quasi triplicato, ma anche come quantità di operatori professionali che vi hanno partecipato. I convegni, molto apprezzati, hanno trattato tematiche di grande attualità e di grande interesse dal punto di vista tecnico e scientifico, e credo che siano serviti ad arricchire ulteriormente la già elevata professionalità di chi opera in questo importante comparto dell’economia italiana. Fondamentale, per la buona riuscita di Tomato World, è stata la partecipazione e la collaborazione delle varie Organizzazioni interprofessionali del pomodoro e delle Associazioni di categoria – Confagricoltura, Coldiretti e Cia – che hanno saputo coinvolgere i loro associati di questo settore”
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