“Vendevano cani con falsi certificati sanitari”, coppia di allevatori a processo

Giovane albanese accusato di violenza sessuale per presunti abusi sulla cugina

Vendevano cani con certificazioni sanitarie falsificate. Con questa accusa si sono presentati in tribunale due persone, marito e moglie, titolari di un allevamenti di cani in provincia di Piacenza. Secondo le accuse i due avrebbero venduto i cani ai propri clienti abbinando, come vuole la legge, il certificato sanitario con le vaccinazioni effettuate. I due, però, avrebbero apposto sui libretti la firma e il timbro di veterinari piacentini che in realtà questi animali non li avrebbero mai visitati.

I veterinari, tre nello specifico, si sono trovati coinvolti loro malgrado in questa storia: pare appurata infatti la loro estraneità, non erano al corrente che i due allevatori utilizzassero la loro firma e il loro timbro.

Entrambi gli allevatori devono rispondere di falso e la donna anche di truffa.

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