Sanremo 2020 su Radio Sound. Seconda serata tra playback, gara relegata in un angolo e ascolti che volano. Il Festival di Amadeus piace e lo dimostrano i numeri. Infatti gli ascolti superano quelli della prima con il 53,3% di share medio e 9 milioni e 693mila spettatori. È dal 1995 che al Festival di Sanremo non si registrava per la seconda serata del Festival una media share superiore a quella ottenuta ieri da Amadeus.
La serata è stata invece contraddistinta da alti e bassi. Tra gli alti possiamo mettere alcune canzoni in gara, l’emozionante momento con il monologo del coraggio sulla Sla di Paolo Palumbo e le canzoni popolari dei Ricchi e Poveri di nuovo in quattro dopo le liti nel Festival del 1981. Infatti “Sarà perché ti amo” doveva essere proposta a quattro voci e non tre. Poi sull’addio le storie sono diverse o con gli anni sono stati dimenticati, o assopiti, i reali motivi del divorzio. Tra i bassi invece rimandiamo alla pagella di Amadeus.
Sanremo 2020 su Radio Sound. Seconda serata: le pagelle
AMADEUS: VOTO 7. E’ un bravo presentatore e lo dimostra, ma per aver relegato le canzoni in gara in un angolo meriterebbe 4. Piero Pelù si sfoga all’Altro Festival spiegando di aver atteso 40 minuti dietro la scena il suo turno ascoltando le “cazzate” di Fiorello. L’ex Litfiba, senza peli sulla lingua, ha le sue ragioni.
FIORELLO: VOTO 6,5. Forse meriterebbe di più, ma il voler essere sempre in scena alla lunga stanca.
PIERO PELU’, GIGANTE : VOTO 7. Il brano è bello e radiofonico. Ha promesso di cantarlo meglio.
ELETTRA LAMBORGHINI, MUSICA (E IL RESTO SCOMPARE): VOTO 4,5. Farà ballare gli amanti dei ritmi latino americano, ma la voce “scompare”. Dai social: ” Non ha voce ed è stonata”
ENRICO NIGIOTTI, BACIAMI ADESSO: VOTO 6. Il pezzo assomiglia molto come stile a quello che ha spopolato a X Factor. da risentire. Dai social non sono teneri i commenti: ”Sempre la stessa lagna; sguaiato e noioso”
LEVANTE, TIKIBOMBOM: VOTO 7. Lei è brava, sta benissimo sul palco e la canzone è bella.
PINGUINI TATTICI NUCLEARI, RINGO STARR: VOTO 6,5 – Brano allegro, bene eseguito ma che ricalca troppo “Una vita in vacanza” della band bolognese Lo Stato Sociale. Dai social critiche al cantante: ” Il mio falegname per 30 mila lire la cantava meglio.”
TOSCA, HO AMATO TUTTO – VOTO 8. Con lei tutto sa di magia. La voce e il brano emozionano, ma il brano potrebbe avere qualche difficoltà sul mercato. Dai social: “Classe…ma licenziate il parrucchiere!”
FRANCESCO GABBANI, VICEVERSA – VOTO 7. Brano diverso dai precedenti, da cantautore più intimista. Convince.
PAOLO JANNACCI, VOGLIO PARLARTI ADESSO – VOTO 6,5 Il figlio di Enzo ce si dimostra di gran classe, ma fuori tempo.
RANCORE, EDEN – VOTO 7. Parole ben scandite e lui convince come aveva fatto con Daniele Silvestri.
JUNIOR CALLY, NO GRAZIE – VOTO 7. Aldilà delle polemiche, il brano non è male e potrebbe avere successo.
GIORDANA ANGI, COME MIA MADRE – VOTO 5. E’ giovane, quindi poteva, anzi doveva, osare di più.
MICHELE ZARRILLO, NELL’ESTASI E NEL FANGO – VOTO 7. Zarrillo svecchia il suo stile, cantando benissimo come sempre. Convincente nonostante l’ora tardissima. Dai social: “Mo tolgo la sveglia e metto la canzone de Zarrillo che tanto sonano alla stessa ora”.
Per approfondire.
Iscriviti per rimanere aggiornato!
Compilando i campi seguenti potrai ricevere le notizie direttamente sulla tua mail. Per garantire che tu riceva solo le informazioni più rilevanti, ti chiediamo gentilmente di mantenere aggiornati i tuoi dati.