L’annuncio di Sogin in merito alla partenza dei rifiuti per la Slovacchia incontra la soddisfazione del sindaco di Caorso, Roberta Battaglia. Resta però l’incertezza in merito alla costruzione del Deposito Nazionale delle scorie radioattive. Si tratta di una struttura destinata a ospitare rifiuti provenienti da centrali come Arturo, ma anche da strutture mediche e ospedaliere: il problema è che, ad oggi, Governo e istituzioni non hanno nemmeno deciso dove costruirlo. Nel 2023 i rifiuti condizionati in Slovacchia torneranno a Caorso e saranno custoditi all’interno della centrale; proprio in attesa che sorga il Deposito Nazionale.
“Siamo soddisfatti. C’è stato un rallentamento nella dismissione del sito, per questo motivo la partenza dei rifiuti per la Slovacchia è un segnale concreto che qualcosa si sta muovendo. Restiamo però preoccupati dal fatto che nulla si muove a livello politico in merito alla creazione del Deposito Nazionale. Se non troviamo una collocazione per la struttura, lo stoccaggio temporaneo dei rifiuti a Caorso rischia di durare anni. Servono urgenti scelte politiche”.
“Si è parlato della sicurezza del sito, aspetto che ci interessa particolarmente. Da questo punto di vista abbiamo ricevuto rassicurazioni: la dirigenza di Sogin ha annunciato una progettazione per il primo semestre di quest’anno, sarà sistemato l’impianto elettrico della centrale”.
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