«Investire, programmare e collaborare con imprese, esercenti e associazioni per valorizzare Piacenza e il suo favoloso territorio che non ha niente da invidiare ad altri ben più in vista negli itinerari turistici tradizionali». Lo dicono in tanti e da tanto tempo ma, secondo Fabio Callori candidato con Fratelli d’Italia alle regionali di domenica prossima 26 gennaio, è giunto il momento di mettere a terra progetti concreti, sostenibili e attrattivi. Un settore, questo della valorizzazione del territorio in chiave turistica, nel quale l’Amministrazione regionale può «e deve» fare di più. «Natura e cultura di Piacenza e della sua provincia sono peculiarità davvero impagabili – prosegue Callori – Abbiamo un territorio che può contare sull’arte e i monumenti del suo capoluogo, dei suoi paesi e dei suoi tantissimi borghi, più contare sul fascino della pianura, con i suoi spazi, con il suo Grande Fiume così poco considerato, e può contare al tempo stesso sul suo Appennino con colline e montagne che negli ultimi anni stanno diventando meta ambita, ad esempio, da chi pratica attività sportive all’aria aperta». Quel che manca, dice Fabio Callori, «è una Regione che sostenga in modo adeguato le idee e i progetti che arrivano dal territorio piacentino; territorio in cui è indispensabile creare infrastrutture, mettere in rete i servizi esistenti e crearne di nuovi in ottica di promozione di un turismo intelligente e consapevole, un turismo che possa creare indotto economico per tutti i piacentini».
Un settore, quello del turismo, sempre più legato al mondo degli sport “outdoor”; e ciò è evidente dalla nascita di un numero crescente di possibilità per chi pratica il ciclismo, l’escursionismo, l’equitazione. «Si tratta però di un’offerta lasciata perlopiù all’iniziativa dei privati – sottolinea Callori – non di rado sostenuti da Amministrazioni comunali coraggiose». Non basta però secondo il candidato di Fratelli d’Italia: «E’ la Regione che si deve far carico di sostenere le idee e deve farlo in base al valore dei progetti e non in base al numero di abitanti dei territori da cui provengono, scusa con la quale troppo spesso sono state ignorate richieste di fondi». Al contrario, lo sport in tutte le sue declinazioni, secondo Fabio Callori, ha una forte valenza sociale ed educativa con riferimento ai più giovani: «Basti pensare ai nostri figli – dice – Laddove esiste un’adeguata offerta di attività sportive, i ragazzi e le ragazze sono incentivati a mettere da parte videogiochi, telefonini e tv per dedicarsi a qualcosa che di certo li farà vivere meglio».
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