L’Assigeco Piacenza non c’è. I biancorossoblu cadono ancora davanti al proprio pubblico sotterrati da una JuveCaserta scatenata. Al termine della partita coach Ceccarelli ha analizzato la non-prestazione dei suoi.
Alcuni allenatori parlano spesso del “mal di trasferta”, ovvero una patologia che affligge determinate squadre quando si allontanano del loro porto sicuro. Ecco, l’Assigeco Piacenza soffre della malattia opposta: il “mal del PalaBanca”.
Un deficit particolare che non ha ancora permesso ai biancorossoblu di esultare davanti al proprio pubblico. Con uno score di 134 punti segnati e 171 subiti in due uscite, coach Ceccarelli deve trovare al più presto qualche correttivo. In modo particolare sarà la difesa l’oggetto del discorso poiché contro Caserta è mancata l’attenzione di base. I tiratori campani si sono ritrovati sempre soli dopo circolazioni di palla non propriamente vorticose (15/28 da tre), e sotto i ferri Cusin e compagni hanno letteralmente banchettato (33 rimbalzi contro 26). Serve la reazione e serve presto. Il nervosismo palesato dal presidente Curioni in conferenza stampa, con un’altra sconfitta, potrebbe diventare rabbia.
Settimana prossima c’è la trasferta di Imola, con il PalaRuggi che sarà teatro di una vera e propria sfida tra deluse. Le Naturelle sono ultime con 0 vittorie, mentre Piacenza sta appena due punti sopra. Il campionato è appena iniziato ma la sfida è già delicatissima.
L’Assigeco ha reagito bene alla sconfitta con Mantova vincendo a Montegranaro. Vedremo se saprà ripetersi per evitare di esser travolta anche dal mal di trasferta.
Le parole di Ceccarelli al termine del match
“C’è poco da dire. Loro sono stati bravi a fare sempre canestro mentre noi non l’abbiamo mai fatto. In particolare però c’è stato un atteggiamento pessimo che andrà risolto perché così non va bene”.
Il pro forma di Ogide può rappresentare una giustifica?
“Non ci sono giustificazioni. A Montegranaro l’atteggiamento è stato diverso, e abbiamo vinto la partita anche senza Ogide. Gli alibi non servono. Bisogna andare oltre le difficoltà unendosi come squadra”.
Una sconfitta del genere può scaturire una reazione?
“Non possiamo prendere schiaffi in casa ad ogni partita per poi andare in trasferta e cambiare atteggiamento. Il nostro pubblico merita uno spettacolo diverso”.
Imola è lontana 6 giorni ma per ora occorre occuparsi del proprio orticello
“In casa non abbiamo intensità e amalgama. Nel giro di sette giorni questa formazione ha cambiato atteggiamento tre volte, e questo non va bene. Di Imola ci preoccuperemo domenica prossima”.
L’intervista completa di STADIOSOUND a coach Ceccarelli
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