Ieri, verso le 16, un lavoratore di una ditta esterna che stava eseguendo attività di manutenzione nei “locali sbarre 6 kV” dell’edificio ausiliari della centrale di Caorso è rimasto vittima di una elettrocuzione (folgorazione).
I soccorritori hanno trasportato il lavoratore, risultato subito in condizioni critiche, in eliambulanza all’ospedale di Pavia. L’evento è avvenuto in area convenzionale e, pertanto, non ha comportato alcuna conseguenza di natura radiologica. La scarica elettrica ha generato un principio d’incendio che i vigili del fuoco hanno immediatamente domato.
Sogin avvia un’analisi interna – la nota
Sogin è in costante contatto con l’ospedale di Pavia dove è ricoverato il lavoratore ed esprime la piena vicinanza a lui e ai suoi familiari.
Sogin ha immediatamente attivato un “Gruppo interno di analisi” per accertare la dinamica dell’incidente. Ma anche per individuare le responsabilità e valutare le azioni per evitare che tali situazioni possano verificarsi di nuovo. In tal senso, Sogin è a completa diposizione delle Autorità competenti per supportarle nell’accertamento della dinamica dei fatti.
La ditta del lavoratore coinvolto nell’incidente è un’impresa italiana, di proprietà di un gruppo francese. Ditta specializzata in ambito nucleare e vincitrice di una gara fra realtà qualificate nei lavori di manutenzione.
Sono in corso gli accertamenti tecnici e le attività finalizzate a ripristinare l’alimentazione elettrica ordinaria dell’impianto.
Sindacati: “Quanto accaduto ci preoccupa moltissimo”
“Ciò che è successo alla centrale di Caorso nel pomeriggio del 25 settembre ci preoccupa moltissimo. Chiediamo con urgenza di avere contezza di tutti i dettagli dell’infortunio di cui è stato vittima un lavoratore; va fatta piena chiarezza; invitiamo Sogin a condividere tutte le informazioni con i lavoratori e i loro rappresentanti”.
Cgil, Cisl, Uil di Piacenza insieme alle categorie dei metalmeccanici (Fim, Fiom, Uilm) e degli elettrici (Filctem, Flaei, Uiltec) affidano a una nota stampa il commento e le considerazioni dopo il gravissimo infortunio avvenuto ieri in un edificio del complesso della Centrale nucleare di Caorso (Piacenza).
Stando a quanto si è appreso, nel complesso in dismissione da parte di Sogin un operaio di 31 anni operante per una ditta in appalto è rimasto folgorato da una scarica elettrica di 6mila volt proveniente da una blindosbarra. L’evento è avvenuto in area convenzionale e, pertanto, non ha comportato alcuna conseguenza di natura radiologica.
“Prima di tutto esprimiamo tutta la nostra solidarietà al lavoratore rimasto folgorato e dichiariamo fin da subito la nostra disponibilità nei confronti della famiglia, a cui offriamo il massimo supporto.
Da quello che abbiamo appreso, la criticità è da ricercare in un problema a una “blindosbarra”. Problema che, ancora in questi minuti, non è per nulla stato chiarito. Rispetto allo smantellamento e alla manutenzione di questi manufatti, ossia delle “blindosbarre” conduttrici di energia elettrica ad alto voltaggio, abbiamo chiesto e chiediamo ancora massima chiarezza. Incidenti così non ne devono accadere” dicono i sindacati.
“Valuteremo inoltre se, come denunciato già in precedenza, la riduzione di personale da parte di Sogin, e il relativo ricorso a un crescente numero di lavori affidati in appalto influisca sui livelli di sicurezza delle operazioni. L’incontro già previsto per venerdì 27 sarà utile per affrontare tutte le questioni ancora sul tavolo”.
Sogin ha precisato che è disponibile all’incontro che sarà fissato a Roma a partire dalla prossima settimana dopo aver acquisito maggiori elementi sull’accaduto.
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