La cena è servita, commercio e volontariato fanno rima con solidarietà. Il 13 settembre raccolta fondi per La Casa di Iris

La cena è servita

La cena è servita, commercio e volontariato fanno rima con solidarietà. Venerdì 13 settembre al Circolo IV della Farnesiana si raccolgono fondi per La Casa di Iris e si dà il via al nuovo Concorso “Vinci una Jeep”

La cena è servita

Quando il mondo dei commercianti incontra quello dei volontari e l’obiettivo è la beneficenza, il risultato è sempre vincente. Quando poi l’obiettivo è l’Hospice “La Casa di Iris” il successo di BiancaRosa Sala con il suo circolo IV Farnesiana e di Valter Bulla, sempre in primo piano quando si tratta di dare un contributo a chi più ha bisogno, è assicurato. La seconda edizione di “La Cena è servita” è organizzata venerdì 13 settembre al Circolo IV della Farnesiana alle ore 20 e per iscriversi è sufficiente telefonare al circolo o direttamente a Valter Bulla.

BiancaRosa Sala

«Quest’anno – spiega BiancaRosa – siamo in tanti ad essere rimasti da soli. Purtroppo la malattia non perdona e, sempre più persone, vengono colpite. A maggior ragione, quest’anno la nostra cena avrà un significato ancora più profondo». Lo scorso anno – primo per Bianca senza l’amato marito – ben 5mila euro sono stati raccolti durante la cena a favore della struttura piacentina che è entrata di diritto nel cuore dei piacentini.

Walter Bulla

«Quest’anno lanceremo il Concorso “Vinci una Jeep – sottolinea Valter Bulla, capofila della cordata di commercianti. Grazie agli amici e colleghi di Programma Auto, LTP, Rossetti Market, Gas Sales, Alberti e Santi Trasporti, quest’anno mettiamo in palio una Jeep (lo scorso anno era una Cinquencento, ndr)». Il principio è ancora lo stesso: acquistando articoli o servizi dai fornitori indicati, i clienti vengono premiati con dei biglietti di una lotteria associata al Concorso. L’estrazione, come già avvenuto in occasione della Cinquecento, avverrà nei primi giorni di gennaio. «L’Hospice è una realtà con cui sempre più persone sono costrette ad interagire – prosegue Bulla. Dico “purtroppo” per il momento drammatico in cui i pazienti e le loro famiglie vengono a trovarsi. Ma “La Casa di Iris” è una vera benedizione. Un sollievo non solo per gli ospiti ma proprio per chi vive accanto a loro. La passione dei volontari, che ogni giorno collaborano con la struttura, e la professionalità dei medici e degli infermieri sono per tutti una mano a cui aggrapparsi quando tutto sembra sfuggire ed essere instabile. Da sempre sostengo che il mondo dei commercianti unito a quello del volontariato è sicuramente una scelta vincente per far sì che una struttura come quella che abbiamo la fortuna di avere nella nostra città possa continuare ad essere sostenuta».

E il sostegno arriverà, sicuramente, dai piacentini che – proprio all’indomani della cena – sono chiamati a partecipare al più grande evento sportivo benefico dedicato a La Casa di Iris: la 24 ore di Sport per l’Hospice.

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