Uno spettacolo basato sulla celebre fiaba inglese “Jack e il fagiolo magico” tra continui, improvvisi e spassosi cambi di ruolo, musiche, canti, piccole magie e clownerie. Protagonisti due stravaganti vagabondi contastorie, sempre sospesi tra la ricerca di qualcosa da mettere sotto i denti e la voglia inesauribile di giocare.
I Teatri Soffiati / Finisterrae Teatri ritornano a Piacenza con “Fagioli” di e con Giacomo Anderle e Alessio Kogoji, in scena giovedì 27 giugno nel quartiere Farnesiana nell’ambito della rassegna “Itinerari di Teatro” 2019, cartellone di spettacoli di strada, circo, narrazione, canzoni e tanto altro che vanno in scena tra giugno e luglio nei quartieri e nelle frazioni di Piacenza, progetto proposto da Comune di Piacenza, Fondazione Teatri di Piacenza e Teatro Gioco Vita con il sostegno di Iren. Appuntamento alle ore 21 nel cortile della Parrocchia di Santa Franca, in piazza Paolo VI, con ingresso gratuito (in caso di maltempo la rappresentazione si terrà nel salone parrocchiale).
Pasta e fagioli: un piatto antico, di cui s’ignora con esattezza “luogo e data di nascita”, ma di cui ognuno custodisce la ricetta vera e originale. Un piatto povero ma gustoso e nutriente, che ha rifocillato e sostenuto innumerevoli generazioni. Così è per le fiabe, nate non si sa come, non si sa dove, costante alimento dell’immaginario di grandi e piccini.
Anche Eso e Fedo, due orfanelli già ospiti del pio ospizio di Marshalsea ed ora irrimediabilmente votati al vagabondaggio, sono cresciuti a fiabe e favole, scoprendo in esse fondamentali insegnamenti per la vita. Raggiunta la maggiore età, i due percorrono sicuri le vie del mondo arrangiandosi alla bell’e meglio e cercando di tirar su qualche soldo con il loro ricco repertorio di storie. E poco importa se alla morale delle favole si aggiungono altri insegnamenti raccolti strada facendo e se i racconti si condiscono con la fame che non dà loro tregua. E così, manco a dirlo, può succedere che i fagioli del piatto si mescolino a quelli della fantasia, dando vita ad un racconto che, se non riempie proprio la pancia, di sicuro scalda i cuori.
“Jack e la pianta di fagioli” è un racconto popolare inglese di cui si conoscono numerosissime varianti. Jack è un bambino povero e apparentemente di poco cervello che, arrampicandosi su una magica ed enorme pianta di fagioli, arriva fino alla casa di un orco, dove sono custodite grandi ricchezze. Rivelando una notevole astuzia e intraprendenza il bambino riuscirà a impossessarsi di un sacco di monete d’oro, di una gallina dalle uova d’oro e di un’arpa fatata.
Terminato il racconto, lo spettacolo si conclude con la distribuzione di un fagiolo ad ogni spettatore. Forse tra tutti quei fagioli c’è anche qualche fagiolo magico, e in quel caso i fortunati potranno salire e prendere qualche “souvenir”. Se invece non si troverà alcun fagiolo magico, non c’è problema, concludono i due orfanelli. Ci si ritroverà tra un po’ di tempo, tutti insieme per una bella feijoada e sarà comunque una bella festa.
La rassegna “Itinerari di Teatro” ha preso il via martedì 20 giugno alla Besurica con “Clown in libertà” del Teatro Necessario ed è proseguita a Sant’Antonio martedì 25 giugno con “Gunteria street show” di Art Klamauk/Gunter Rieber. Prossimo appuntamento, a chiusura dell’edizione 2019, il giardino Nereo Savi di Mortizza lunedì 1° luglio: in scena Ferruccio Filipazzi e la sua chitarra con “Te le conto e te le canto” e Circo Carpa Diem con “Dolce Salato”.
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