Torna l’appuntamento estivo con il Teatro Antico nella meravigliosa cornice dell’area archeologica di Veleia, dove si rinnova la dimensione (mutuata dall’esperienza più profonda del teatro greco) del rito civile di una comunità riunita per rivivere, attraverso la scena, i miti che appartengono a un passato collettivo.
Un cartellone d’eccezione composto da appuntamenti preziosi, per la maggior parte creati appositamente e in esclusiva per il festival.
Artisti internazionali come il maestro Uto Ughi per la prima volta a Veleia (con l’Orchestra I Filarmonici di Roma) e graditissimi ritorni (Massimo Recalcati e Mario Perrotta dopo l’indagine sulla figura del padre, proporranno una serata inedita sul “materno”); linguaggi diversi che si contaminano per far dialogare, nell’antico foro romano, Teatro, Musica, Storia, Mito, ma anche Poesia…; capolavori musicali (Le quattro stagioni di Vivaldi) e letterari (Bibbia, Odissea, Eneide…); la luminosa potenza di temi universali che toccano l’animo umano e l’originalità delle modalità sceniche con cui vengono proposti.
A questo si aggiunge poi “Veleia ragazzi”, la nuova sezione del Festival dedicata a bambini e adolescenti con laboratori progettati per avvicinare i più giovani, con codici adeguati alla loro età, al patrimonio culturale e artistico su cui sono fondate le nostre comuni radici classiche e mediterranee.
Gli spettacoli
Mercoledì 3 luglio, ore 21.30 MARIO PERROTTA – MASSIMO RECALCATI – PAOLA ROSCIOLI in Madre: indicativo presente
Improvvisazione a tre voci sul materno
Tornano in scena a Veleia Massimo Recalcati, uno dei più noti psicoanalisti italiani e Mario Perrotta, esponente di spicco del nostro miglior teatro, questa volta accompagnati dalla pluripremiata attrice Paola Roscioli. Un percorso avvolgente nelle profondità del “materno” e nell’assolutezza delle sue declinazioni tra passato e presente, realtà e mito, vita e letteratura. Dalle due madri bibliche di Re Salomone alla Medea di Euripide, da Pasolini a Mariangela Gualtieri, da Lireta Katiaj ad Alessandra Saugo… Un evento speciale, creato in esclusiva solo per il Festival di Veleia!
Mercoledì 10 luglio, ore 21.30, ALESSANDRO BARBERO e GIULIO SCARPATI in Invasioni barbariche
Tra epos e storia
Insieme per la prima volta, in esclusiva per Veleia due “star”: Alessandro Barbero (storico, docente universitario, scrittore -Premio Strega-, saggista, articolista de Il Sole 24 Ore, volto noto di programmi cult come Il tempo e la Storia o Superquark) e Giulio Scarpati, grande e amatissimo attore, attivo in tv (protagonista di una fortunata serie), cinema (David di Donatello per Il giudice ragazzino) e teatro. Un trascinante viaggio tra le avventure epiche di Enea e Ulisse, affidate dunque a Scarpati e quelle storiche delle invasioni barbariche dell’Impero romano, con cui ci sorprenderà la conferenza scenica di Barbero.
Domenica 14 luglio 2019, ore 21.30, PAOLO ROSSI in La maga Circe – Canto X
Odissea un racconto mediterraneo
Nel canto X dell’Odissea, Ulisse giunge all’isola della bellissima Circe, la maga che trasforma gli uomini in porci facendo loro scordare il ritorno.
Paolo Rossi, il più imprevedibile e incisivo degli attori comici italiani, restituisce infatti al rito civile della narrazione orale alcune delle più belle e amate pagine omeriche, accompagnandoci con spiazzante e surreale ironia alla riscoperta del poema fondativo della civiltà occidentale, per chiudere con una sorpresa (novità assoluta e anteprima per Veleia): gli appunti per un poemetto eroicomico dedicato al grande Enzo Jannacci, la Jannacceide!
Mercoledì 17 luglio, ore 21.30 UTO UGHI e Orchestra I Filarmonici di Roma in “Le quattro stagioni di Antonio Vivaldi”
Concerto e sonetti bucolici
Prima volta a Veleia per Uto Ughi, uno dei maggiori violinisti del nostro tempo, che incanterà la platea del festival veleiate con Le quattro stagioni di Vivaldi, accompagnato dall’Orchestra da camera I Filarmonici di Roma. Un concerto prestigioso, reso ancor più unico poi dall’affascinante guida all’ascolto e dalla poesia pastorale dei sonetti che, con i loro soggetti campestri e le atmosfere arcadiche, rimandano infatti alle Bucoliche e alle Georgiche di Virgilio (il poeta latino originario delle campagne di Mantova, le stesse da cui Vivaldi, secoli dopo, trasse ispirazione).
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