Mercatone Uno, incontro al ministero: “Per i lavoratori un incubo senza fine. “Ieri, 18 aprile 2019, alle ore 15.00 si è svolto presso il MISE, sulla vicenda di Mercatone Uno, un incontro diviso in due parti. Nella prima con la società Cosmo che ha acquisito 13 punti vendita , la seconda con la società Shernon che ha invece acquisito i restanti punti vendita del ex comparto.
Il resoconto del tavolo al Mise
Sul primo incontro con Cosmo l’azienda ha evidenziato qualche difficoltà nella riapertura di alcuni punti vendita. Difficoltà in fase di risoluzione per lo più dovute al rifacimento degli impianti e di parti delle strutture. Attualmente i punti vendita aperti sono 4; i restanti 9 saranno operativi entro la fine dell’anno .
Come Ugl abbiamo chiesto la situazione dell’applicazione della 81/2008 in relazione anche all’attivazione della sorveglianza sanitaria. In considerazione anche del cambio di preso da Cosmo, una più esauriente risposta scritta. L’incontro immediatamente successivo è stato incentrato sulla parte dei punti vendita che hanno continuato l’attività di Mercatone Uno sotto la nuova proprietà Shernon,
L’azienda rappresentata dal Management e dal Dott.Righoni ha cominciato una disamina della situazione illustrando un grave periodo di crisi culminato con la “domanda prenotatoria presso il tribunale di Milano che ha certificato ufficialmente e legalmente lo stato di crisi. L’azienda si esprime in termini di “concordato in continuità”. La parola è poi passata al commissario giudiziale
Avv. Russo che, in due interventi successivi ,si è espresso con brutale franchezza sulla situazione di Shernon. Ha infatti chiesto la disponibilità ad una totale trasparenza, con una chiarissima condivisione delle informazioni.
E ‘ necessario che l’azienda metta in moto tutte le sue energie per garantire un flusso di cassa tale da poter garantire la continuità. Altrimenti le conseguenze ( è bene essere chiari) rischiano quelle di essere di giungere ad un’istanza di fallimento.
Difficoltà nel dare fiducia all’azienda
Come UGL Terziario abbiamo espresso tutte le nostre difficoltà nel dare fiducia in un ‘azienda che solo qualche settimana prima parlava di ricapitalizzazione per almeno 20 milioni di euro, chiedendo nel contempo il rinvio del primo incontro previsto al Mise per poi presentare la domanda prenotatoria , al tribunale di Milano, nei primi giorni del mese di aprile.
E’ bene sottolineare che questa domanda non è altro che una sorta di concordato in bianco, senza però alcun piano industriale o prospettive di risanamento.
L’azienda invitata dal Mise a fornire ulteriori spiegazioni, ha dato generiche indicazioni su un presunto nuovo socio che potrebbe entrare a fa parte della compagine. Aggiungendo anche che la liquidità richiesta, per supportare il deficit attuale , dovrebbe essere non inferiore a 35 milioni di euro.
Il timore di un “deprezzamento”
Ci domandiamo come un’azienda che , subentrata da pochi mesi, dopo un’iniziale partenza positiva, possa già versare in uno stato di così profonda crisi. Inoltre il marchio Mercatone Uno non potrà che subire un ulteriore
“deprezzamento” nella considerazione dei consumatori che, dopo avere pagato congrui anticipi, hanno avuto difficoltà di ogni tipo nel vedersi consegnare la merce. Per non parlare delle difficoltà dei lavoratori costretti a vedersela ogni giorni con le rimostranze di tanti clienti insoddisfatti.
Nell’ultimo incontro avuto con l’azienda a Bologna La UGL aveva, nell’interesse dei 1807 lavoratori, cercato di intavolare un ragionamento che, nei rispettivi ruoli, potesse essere improntato dal reciproco rispetto. Duole osservare che il buon senso da noi dimostrato è stato assolutamente mal riposto.
Tecnicamente la Shernon dovrà presentare un piano industriale entro la data del 12 giugno 2019 . Per questo motivo il Mise ha inteso fissare la prossima riunione per il 30 maggio alle ore 14.00
Concludiamo dando atto al Mise dell’impegno profuso in questa vicenda con la presenza del Vice Capo di Gabinetto dott. Giorgio Sortial (che ha preseduto l’Incontro) e della presenza del Sottosegretario Davide Crippa che ha ascoltato tutte le osservazioni delle OO.SS.
Questa vicenda, difficile e complessa, fa ripiombare tutti i lavoratori in un incubo che sembra non avere mai fine. Come UGL Terziario faremo qualunque sforzo per la salvaguardia di quella che è la vera ed più importante risorsa di Mercatone Uno : i suoi dipendenti che, nonostante tutti i sacrifici fatti e tutte le avversità affrontate, non hanno mai smesso di credere e lottare per quello che non è solo un posto di lavoro, ma anche l’espressione della loro dignità.
E noi della UGL Terziario non permetteremo mai a nessuno di calpestarla
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