Il Fu Mattia Pascal al Teatro Verdi di Castel San Giovanni domenica 14 aprile alle 21. Lo spettacolo di Luigi Pirandello vede la Drammaturgia di Alberto Oliva e Mino Manni. Con Mino Manni per la regia di Alberto Oliva.
Il Fu Mattia Pascal
In questo grande romanzo sulla crisi dell’identità, Pirandello mette in campo temi a noi molto cari. Soprattutto il desiderio di cambiare identità, di avere una seconda possibilità dalla vita. In particolare che ci consenta di cancellare tutto il passato e ricominciare da zero una nuova esistenza.
È il sogno di azzerare la memoria e ripartire, più leggeri e liberi dal fardello di quello che è accaduto prima, ma forti di una coscienza di vita. In particolare di un’esperienza e un vissuto che ci consentano di non commettere più gli stessi errori con le loro tragiche conseguenze.
Oggi, nel linguaggio delle nuove tecnologie, si direbbe “resettare il sistema”. Sono proprio le nuove tecnologie ad averci dato l’illusione di poter vivere una vita diversa da quella che stiamo realmente vivendo. Le piattaforme social come Facebook e Instagram sono invase dai cosiddetti “profili fake”. Ovvero identità inesistenti dietro cui si celano persone molto diverse dall’immagine virtuale che vogliono dare di se stesse. Il mondo virtuale sembra essere diventata una valvola di sfogo per tante frustrazioni. Una “second life” migliore in cui riscattare i fallimenti della vita vera. Ma la vita vera torna inesorabilmente a bussare alla porta e prima o poi bisogna farci i conti.
La riflessione sul Doppio e sulla maschera – tipica di Pirandello – arriva in questo testo all’estremo. In una girandola esistenziale fatta di esaltazione e perdizione, che si dipana attraverso scene di grande efficacia teatrale. Soprattutto condite dal tipico umorismo pirandelliano. Capace di andare alle radici delle nevrosi dell’uomo contemporaneo senza perdere il sano e lucido distacco della ragione.
“L’uomo che visse due volte” potrebbe essere il sottotitolo dello spettacolo, per evidenziare un rimando con il film di Hitchcock. Il cui taglio noir è molto affine al nostro immaginario. Il cast, composto da cinque attori, vede Mino Manni nella parte del protagonista e gli altri attori nelle parti dei personaggi della vita di Adriano Meis. Adriano e Anselmo Paleari, Silvia Caporale e Terenzio Papiano. I personaggi della vita di Mattia Pascal sono invece interpretati da marionette, che dialogano tra loro e con gli attori in alcune scene di forte impatto visivo.
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