Resistenza, il preside del Gioia al Blocco Studentesco: “Polemica pretestuosa”

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Il preside del liceo Gioia, Mario Magnelli, replica alla nota del Blocco Studentesco. Il movimento giovanile, infatti, aveva avanzato polemiche sull’iniziativa dell’istituto scolastico: portare gli studenti a uno spettacolo teatrale sulla Resistenza. Il Blocco Studentesco aveva parlato di propaganda che nulla ha a che fare con l’insegnamento della Storia. Di seguito la nota di Magnelli.

L’iniziativa di ieri mattina, rivolta a tutte le classi Terze della scuola, rientra nelle attività concordate con i rappresentanti di Istituto degli Studenti. Rappresentanti da noi invitati a condividere la necessità di utilizzare in modo più proficuo alcune delle “loro” ore di assemblea studentesca. Talvolta le “miniassemblee” si riducono infatti a una ludica rappresentazione del film di successo, spostando il fulcro del protagonismo studentesco su elementi di “Cittadinanza e Costituzione”. Una rilevanza educativa valorizzata esplicitamente anche dal nuovo Esame di Stato.

All’interno di questa “intenzione condivisa”, del tutto pertinente è parso uno spettacolo teatrale sul processo storico che alla nostra Costituzione ha portato: la Resistenza.

Ci è parso interessante proporre ai ragazzi, non sempre informati sulle vicende storiche che magari proprio i loro nonni hanno vissuto, uno spettacolo che portasse in scena una Resistenza quotidiana. Una Resistenza nella sua concreta declinazione locale. Ovvero la vita all’interno della Terza Brigata di stanza in Val trebbia, sotto la guida del comandante Paolo Araldi. Si tratta del carabiniere alla cui memoria è dedicata la statua nella omonima Piazza di Rivergaro (lo spettacolo l’estate scorsa è stato prodotto dal locale Centro di Lettura, ed è ora destinato a girare nella nostra provincia).

Una rappresentazione autorevole e professionale

Abbiamo naturalmente controllato che la proposta teatrale avesse carattere di professionalità e di autorevolezza, trovando riscontri ineccepibili. L’attrice-sceneggiatrice, Mila Boeri e l’altro giovane attore David Remondini lavorano in ben nota compagnia teatrale milanese (ATIR). Il testo affronta la Resistenza con rigore storiografico e sguardo antiretorico, accostando a quelle memoriali pregevoli fonti letterarie e saggistiche.

Su questo “argomento civile” ci è poi sembrato opportuno stimolare la discussione tra gli studenti e recepire ogni tipo di loro dubbio, obiezione e critica. Consapevoli del fatto che l’argomento purtroppo si presta di questi tempi ad essere più strumentalizzato a fini meramente propagandistici che studiato davvero a livello storico. Abbiamo quindi chiesto alla prof. Carla Antonini di stimolare e guidare il dibattito finale, affiancando all’azione scenica il riscontro storiografico della studiosa di storia locale. Studiosa in grado di contestualizzare luci-ombre del complesso processo resistenziale.

Insomma un’iniziativa davvero interessante e necessaria per una scuola che sempre tenta di fare cultura e al contempo di formare i futuri cittadini. Davvero un bello spettacolo che i piacentini non dovrebbero farsi mancare e che i nostri studenti, attenti e coinvolti, hanno evidentemente apprezzato. Il loro lungo e convinto applauso finale cancella la piccola amarezza per una polemica pretestuosa e nemmeno nota agli studenti stessi. Polemica tornata comunque anch’essa utile, poichè ci ha dato modo di riflettere – e di far riflettere la città – su quanto oggi serva condividere con i giovani una memoria non scontata.

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