Banca dati immobiliare. Un qualificato uditorio nella Sala dei depositanti di Palazzo Galli ha scoperto la “Banca Dati Immobiliare Banca di Piacenza”. Un nuovo servizio che l’Istituto di credito locale offre alla comunità. Chiunque vi abbia interesse possa aver contezza dell’andamento dei prezzi di mercato degli immobili. Il portale delle transazioni immobiliari verificate ha preso forma grazie alla collaborazione con il Tribunale di Piacenza, l’Associazione Proprietari Casa-Confedilizia. Insieme a loro la Fiaip (Federazione degli agenti immobiliari) e il Collegio Geometri.
«L’immobiliare – ha sottolineato il presidente del Comitato esecutivo della Banca di Piacenza Corrado Sforza Fogliani aprendo i lavori – non si muove, per usare un eufemismo. Crescerà solo quando i prezzi torneranno a salire e dobbiamo operare affinché questo avvenga. Ma gran parte della soluzione dei problemi non può essere addossata agli operatori. Ci deve pensare il Governo definendo un’adeguata politica economica che faccia tornare la fiducia. E – come ha scritto il prof. Savona – la fiducia degli italiani non tornerà fintanto che non gli vedranno restituiti i duemila miliardi di cui sono stati privati con la perdita di valore degli immobili».
«Nel frattempo però – ha proseguito Sforza Fogliani – operiamo affinché si rianimi il mercato per avviare la ripresa. E’ con questa prospettiva che la Banca ha concepito questa banca dati, che parte da una constatazione. Le esecuzioni immobiliari hanno ritardi intollerabili, incidendo nei tempi di recupero dei crediti della Banca.
Lungaggini che dipendono anche da un fatto. I consulenti tecnici nominati dai giudici si basano su dati che trovano poco riscontro nei valori che si realizzano nelle aste. Pensiamo che la banca dati possa servire ai consulenti per le esecuzioni immobiliari per andare al realizzo in tempi più brevi. Ma anche ad altri operatori, come acquirenti e venditori, che avranno accesso a dati oggettivi».
Il condirettore dell’Istituto di credito di via Mazzini Pietro Coppelli ha specificato i contenuti della “Banca Dati Immobiliare Banca di Piacenza”. Una banca dati «ideata e fatta in casa» per offrire i dati dell’offerta immobiliare nel territorio piacentino. Una banca dati avente per oggetto compravendite o esecuzioni.
La banca dati
«E’ un servizio – ha spiegato il dott. Coppelli – offerto gratuitamente a tutti gli operatori del settore, a soci e clienti, ma anche a non clienti. I prezzi indicati sono reali, perché frutto di transazioni verificate». L’ing. Luca Cignatta, dell’Ufficio tecnico della Banca ha, attraverso una dimostrazione pratica, illustrato come funziona il portale della banca dati, che verrà aggiornato trimestralmente. Per avere accesso ai valori della “Banca Dati Immobiliare Banca di Piacenza” è necessario presentarsi alla sede centrale dell’Istituto di credito in via Mazzini. Su appuntamento (0523/542223 – tecnico@bancadipiacenza.it). Dal 3 aprile prossimo ci si potrà rivolgere anche agli sportelli delle filiali.
Gli interventi
Prima della presentazione del portale un momento di approfondimento con l’intervento di alcuni esperti del settore. Esperti che hanno avuto parole di apprezzamento per l’iniziativa della Banca di Piacenza.
Antonino Fazio, giudice delle esecuzioni del Tribunale di Piacenza, ha spiegato il processo di riorganizzazione dell’ufficio delle esecuzioni immobiliari. Riordino che ha portato avanti con approccio aziendalistico, riuscendo ad accorciare i tempi delle procedure.
Paolo Righi, presidente nazionale Confassociazioni-Immobiliare, ha invitato tutto il sistema a far sentire la propria voce. Obiettivo combattere l’iperfiscalismo, sottolineando di non farsi ingannare dall’aumento delle compravendite, perché si svolgono con prezzi al ribasso.
Anche Giorgio Spaziani Testa, presidente nazionale di Confedilizia, ha messo in guardia dalle «comprasvendite», esortando il Governo a non puntare solamente sui lavori pubblici. Perché sono gli immobili che possono far ripartire l’Italia.
Gian Battista Baccarini, presidente nazionale Fiaip, ha parlato di fiscalità «esosa e confusa». Una legislazione che frappone ostacoli anche a quei comparti che danno segnali positivi, come nel caso degli affitti brevi.
Gualtiero Tamburini, advisory board di Nomisma, ha infine ricordato come gli immobili, essendo immobili, siano uno dei bersagli preferiti dal fisco. Inoltre ha augurato buona fortuna alla nuova banca dati: «C’è bisogno di un’iniziativa come questa, che può crescere sulle solide spalle della Banca di Piacenza».
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