Palazzo Ex Enel: “Creare sinergie per il bene della Ricci Oddi e della città”

Ripartenza, Papamarenghi

Palazzo Ex Enel e galleria Ricci Oddi. Nessun “pressing sulla Fondazione” di Piacenza e Vigevano. Bensì la convinzione che possa essere utile e strategico per il rilancio di una galleria d’arte moderna che oggi presenta delle sofferenze in termini di visitatori, poter promuovere sinergie con quanto all’interno del nuovo palazzo ex Enel potrà svilupparsi.

Questo è quanto contenuto nella risoluzione approvata durante la seduta di consiglio comunale di lunedì. Auspicando – come già fatto in aula – che si possa valutare di mettere a disposizione il Palazzo ex Enel. Non come un ampliamento permanente dell’edificio progettato da Giulio Ulisse Arata appositamente per custodire e valorizzare la collezione del Conte Ricci Oddi. Bensì pensando a un centro delle arti contemporanee quali fotografia, teatro, musica, conferenze e molto altro. Un centro che, con la propria attività, funga da volano e da incentivo a visitare l’unicum rappresentato dalla nostra importantissima Galleria.

Un biglietto unico

La risoluzione approvata evidenzia l’auspicio di creare occasioni per promuovere iniziative, eventi e mostre temporanee. Pensando, magari, anche a un biglietto unico e cumulativo. Biglietto che permetta a chi viene in città per visitare le nuove proposte disponibili all’interno del palazzo ex Enel anche la visita della Galleria Ricci Oddi e viceversa. Resta fermo l’ambizioso progetto, che si sta concretizzando nei fatti. Vedere un vero e proprio polo delle arti e della creatività nella città di Piacenza. Un polo che sappia dare anche risposta a quelle esigenze che oggi faticano a trovare spazi, non solo strutturali, adeguati.

Gli ampi spazi, recuperati con particolare attenzione in questi mesi, potranno rappresentare pertanto un’opportunità di rilancio indiretto attraverso le sinergie che la nuova struttura potrà promuovere assieme alla galleria d’arte moderna. D’altra parte, come ai tempi l’allora direttore Stefano Fugazza diceva, la Galleria si presenta con una compattezza inalterabile e delineata. Compattezza che potrà aprirsi verso nuove prospettive ed interessi anche grazie a mostre temporanee. Con lo scopo di approfondire una tematica, un autore, un aspetto, una particolare opera, trovando un percorso sinergico con l’apertura verso il contemporaneo, strada peraltro percorsa con grandi risultati da parecchie istituzioni italiani ed estere.

Un auspicio, quindi, quello deliberato ieri in Consiglio comunale che, come emerso anche dall’ampio dibattito, porta ad un dialogo sempre più saldo e positivo. Un dialogo nell’interesse della città tra diverse istituzioni che in modo importante stanno promuovendo la cultura del nostro territorio.

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