Chiude la Sima&Tectubi, 37 licenziamenti: “Proprietari unici responsabili”

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Sima&Tectubi di Podenzano (Pc) cessa l’attività, licenziamento dei 37 lavoratori. “Tutte le Istituzioni convolte si sono adoperate in questi mesi, partecipando a ogni incontro del tavolo di concertazione. L’obiettivo era sostenere la possibilità concessa dalle norme vigenti di usufruire della cassa integrazione guadagni straordinaria per cessazione attività. Ciò avrebbe permesso una maggiore tutela per i lavoratori e di verificare eventuali acquirenti di rami dell’attività aziendale da parte di soggetti terzi, in continuità. È stato però negato ogni tentativo di avere un contatto diretto con la famiglia Malacalza, proprietaria della società, delegando al liquidatore aziendale la soluzione della vertenza. Di contro, le istituzioni da noi rappresentante hanno partecipato alla concertazione per tutelare al massimo i dipendenti e le loro famiglie”.

Il rammarico delle istituzioni

Così l’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi, la presidente della Provincia di Piacenza Patrizia Barbieri e il sindaco di Podenzano (Pc) Alessandro Piva hanno commentato la cessazione di attività della Sima&Tectubi, la società di Podenzano che opera nel settore dell’Oil & Gas. Hanno manifestato rammarico e delusione per le opportunità  non concesse da parte della proprietà dopo la firma dell’accordo fra azienda e sindacati. Accordo che ha portato al licenziamento collettivo di 37 lavoratori con procedura prevista dalla legge.

“La Regione Emilia Romagna, la Provincia di Piacenza e il Comune di Podenzano ritengono fondamentale il confronto approfondito tra azienda, parti sociali e Istituzioni territoriali. Confronto necessario per meglio rispondere alle situazioni di crisi produttive. Esiste la possibilità, infatti, di attivare gli strumenti previsti dalla normativa vigente. Come già ampliamente confermato dal Patto per il lavoro che tanti effetti positivi sta dando nelle realtà produttive dell’Emilia-Romagna. Aver legato la cessazione di attività alla sola procedura di licenziamento collettivo ha ridotto le tutele sociali per i lavoratori”.

“Condanniamo apertamente la proprietà”

“L’accordo di licenziamento collettivo, pur se  accompagnato da incentivi atti a mitigare gli effetti del licenziamento sui lavoratori siglato nei giorni scorsi, non è lo strumento più idoneo per tutelare i lavoratori. Nemmeno per salvaguardare la continuità aziendale e dare nuove prospettive produttive al nostro territorio. Dunque, confermiamo il nostro impegno ad attivarci con ogni azione utile ad attenuare gli effetti che produrrà la cessazione dell’attività produttiva di Sima&Tectubi e il licenziamento dei lavoratori. Condanniamo apertamente la proprietà, unica responsabile del depauperamento produttivo e lavorativo del territorio”.

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