Dieci anni di violenze in famiglia, la figlia pone fine all’inferno . Arriva da Fiorenzuola la drammatica storia di maltrattamenti in famiglia che si alimentano dal silenzio nascosto fra le quattro mura di casa. Una storia che ha consumato l’esistenza di una donna paralizzata dalla paura, dalle minacce e dalle percosse.
Per anni una 45enne cittadina albanese, in Italia dal 1996, ha sopportato le umiliazioni e la violenza del marito. La paura che una sua denuncia potesse dare ulteriore fuoco all’ira dell’uomo nei suoi confronti e dei cinque figli, tre minorenni e due maggiorenni.
Poi il 9 febbraio scorso, una delle figlie, piccole e da proteggere, si veste di coraggio e mette fine all’incubo. Si rivolge ai carabinieri della Stazione di Fiorenzuola per raccontare quanto da molto tempo succedeva tra le mura domestiche.
Tutto accade sempre nell’abitazione della famiglia in Fiorenzuola. Una tranquillità apparente, scossa da continue liti, minacce, violenze sia psichiche che fisiche. Violenze che un operaio 47enne albanese, pregiudicato, rivolge alla moglie. Forse una presa di coscienza, di sicuro una paura incontenibile induce una delle figlie a dire basta.
I carabinieri della Stazione di Fiorenzuola dopo aver ascoltato il racconto della donna e della giovanissima figlia, hanno accertato che da circa dieci anni l’uomo per futili motivi o soltanto perché non gradiva una risposta, spessissime volte picchiava la moglie. La colpiva con schiaffi, gettandole oggetti contro e talora spingendola per terra e di seguito colpendola con calci in tutto il corpo. In queste occasioni sovente minacciava e picchiava anche la figlia maggiore che, nel tentativo di proteggere la madre si frapponeva tra i due genitori.
L’ennesima, ultima violenza
Lo scorso 9 febbraio si è raggiunto l’apice, quando all’esito dell’ennesimo litigio il 47enne ha picchiato con schiaffi e pugni la moglie minacciandola di morte. Questa volta a difendere la madre, senza riuscirci, è intervenuta un’altra figlia minore della coppia, scaraventata sul divano e picchiata. L’uomo preso dall’ira ha persino rotto con un pugno il televisore, il tutto davanti agli altri figli minori della coppia. Giovanissimi che osservavano, ascoltavano e soffrivano.
La donna ha raccontato ai militari di non aver mai denunciato nulla per paura che il marito se la prendesse ancor più duramente con lei ma soprattutto con i suoi figli. Per fortuna a liberarla da quel peso è stata una delle figlie che sicuramente avrà avuto paura nel chiamare aiuto, ma ha sfidato con innegabile coraggio un padre violento.
Il Giudice del Tribunale di Piacenza, concordando pienamente con quanto ricostruito sulla condotta tenuta dal 47enne albanese, e con quanto richiesto dal P.M., ha emesso a suo carico l’ordinanza della misura della custodia cautelare in carcere. I carabinieri, così, domenica scorsa lo hanno accompagnato alla casa circondariale di Piacenza.
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