Slogan offensivi contro l’assessore Luca Zandonella, tre attivisti di Controtendenza indagati. I fatti risalgono allo scorso 25 aprile, durante la cerimonia della Liberazione che si è tenuta in piazza Cavalli. I membri del collettivo Controtendenza insieme ad alcuni militanti della sinistra radicale si erano presentati sul luogo delle celebrazioni inscenando una manifestazione contro la giunta comunale. In particolare contro l’assessore Luca Zandonella.
Al centro della polemica l’area pubblica Spazio 4.0 e il cambio gestione della struttura. Ecco allora cori e canti contro l’amministrazione. Ma anche cartelli riportanti slogan. Tra questi, due hanno mandato su tutte le furie il membro della giunta: “L’assessore Zandonella organizza raduni nazifascisti” e “La giunta Barbieri chiude spazi sociali e li assegna ai nazifascisti”.
Zandonella, sentendosi diffamato, aveva sporto denuncia. Ora tre militanti di Controtendenza risultano indagati per diffamazione.
Lo annuncia anche lo stesso collettivo ControTendenza sulla propria pagina facebook: “Oggi tre compagni hanno ricevuto la denuncia che vedete allegata, comminata da parte del pavido Assessore Zandonella. Urtato dal fatto che la città lo detesti, l’amico dichiarato di CasaPound non riesce a far altro che sporgere denuncia. Una denuncia senza speranze, certo, ma che dimostra tutta la pochezza e che costituisce in ogni caso un pesante attacco alla libertà di espressione. Ci vediamo in piazza, e i cartelli saranno ancora più chiari stavolta”.
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