Stipendi da 2000 euro per i facchini della GLS? “Siamo nell’epoca delle cosiddette “bufale” cioè delle notizie false messe in giro per screditare qualcosa o qualcuno, ma a tutto c’è un limite”. Questo il commento di Roberto Montanari, del sindacato USB. “Alla narrazione dei facchini come un gruppo sociale rissoso, violento e pericoloso ora si aggiunge un nuovo particolare: i facchini sono anche ricchi”.
Secondo quanto riportato da Montanari, SEAM, la società fornitrice di servizi logistici alla GLS ha pubblicato le buste paga di alcuni dipendenti che mostrano stipendi fino a 2.000 euro. Stipendi d’oro secondo SEAM che non giustificano le proteste operaie.
“La bufala consiste nel fatto – non detto – che gli stipendi citati sono di persone inquadrate dal 5° al 4° livello, cioè quello massimo a cui può aspirare un facchino” spiega Montanari. “Parliamo quindi di figure professionali che hanno la retribuzione più alta. Ma non solo. I 2.000 euro sbandierati sono comprensivi di una serie di istituti contrattuali quali: il rateo mensile di 13^ e 14^, gli assegni familiari per famiglie spesso numerose con una detrazione equivalente, gli straordinari e l’indennità notturna che da sola vale un incremento della retribuzione pari ad un quarto (+25%) dell’intero stipendio”.
“Questa è la realtà pura e semplice; questa gente si spacca la schiena lavorando tutte le notti del mese per uno stipendio reale che corrisponde a una media di 1.200/1.300 euro mensili”.
“I padroni della logistica dimenticano che i loro lauti profitti intascati in questo ventennio sono venuti dalla fatica di persone che fino a poco tempo fa guadagnavano molto meno e sovente in “nero”; sono state le lotte dei facchini a portare un salario normale e regolare, non d’oro, ma pieno di dignità”.
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