Eventi a Piacenza

900 anni della Cattedrale di Piacenza: in scena “La Cattedrale e la via” l’8 e 9 aprile. Il 10 aprile Res Publica Placentina e Caccia a 900 anni di storia

Proseguono le iniziative nell’ambito dei 900 anni della Cattedrale di Piacenza. Venerdì 8 aprile e sabato 9 alle ore 21 va in scena nel massimo tempio piacentino “La Cattedrale e la via”, cinquanta minuti di spettacolo a cura della compagnia “Exire”.

L’opera è stata scritta dal drammaturgo di Varese Sergio Di Benedetto. Tre gli attori professionisti in scena: Alessio Gigante, il giovane protagonista alla ricerca di sé lungo la Via Francigena, Angelo Zilio, lo scultore incontrato da Alessio mentre dà vita alle sue opere, e Laura Palmeri, “la donna misteriosa”, cinica ma capace di leggere “dentro”, nelle profondità dell’animo. Il confronto dell’uomo con il bene e il male si declina nei dialoghi tra i personaggi. Il regista dello spettacolo è Fabio Sarti.

L’ingresso è libero, fino ad esaurimento posti (è richiesto il green pass). La serata dell’8 aprile, a cui assisterà anche il vescovo mons. Adriano Cevolotto, è riservata ai giovani nell’ambito della Gmg diocesana promossa dal Servizio di pastorale giovanile-vocazionale, mentre la rappresentazione di sabato 9 è aperta a tutti. 

L’intento dello spettacolo

“Noi per tradizione – spiega Sergio Di Benedetto – siamo una Compagnia che cerca di suscitare domande più che dare risposte. Ci interessa interrogare il pubblico. Cosa vuol dire vivere con gli altri? Che ruolo hanno l’arte e la bellezza nella nostra vita? Che rapporto abbiamo con il passato? Temi che emergono da una parte attraverso i dialoghi e dall’altra attraverso le sculture stesse, e che sono profondamente legati alle vite dei personaggi”.  

“Dalla vita dei personaggi – precisa l’autore – emerge il tema della comunità, attualissimo di fronte all’individualismo di oggi. Nello spettacolo, infatti, si insiste molto sull’importanza delle relazioni e della comunità, civile o religiosa che sia”.

La Compagnia “Exire”

La Compagnia “Exire” è un’associazione culturale finalizzata alla promozione dell’arte e in particolare del teatro. È stata fondata da Sergio Di Benedetto, 38 anni, insegna lettere in un liceo scientifico vicino a Como. Si occupa di cultura per alcune riviste accademiche e collabora con l’Osservatore Romano. È tra i curatori del blog “Vino buono”, legato al mondo del rapporto tra fede e modernità. La passione per il teatro sacro e civile è nata dopo i vent’anni, quando in quel di Milano ha frequentato registi e attori milanesi collaborando con loro.

Nel 2018 il suo spettacolo sulla shoah e le leggi razziali portato in scena da “Exire”, “Dante ad Auschwitz”, è stato premiato al Festival di Ravenna. È del 2018 anche lo spettacolo legato alla prima guerra mondiale “Finis Europae. A cento anni dalla Grande Guerra”. 

Tra le numerose opere di teatro sacro, “Lolek il grande. Alle radici di Giovanni Paolo II” e “Rembrandt, o del Padre misericordioso”.

La trama dello spettacolo

Un giovane, Alessio, in cammino sulla via Francigena, giunge in una maestosa e antica cattedrale. È attraversato da vicende faticose, da cui ha voluto distaccarsi, mettendosi sulla grande via di pellegrinaggio; ha motivazioni personali che lo animano e lo frenano al tempo stesso e su cui vorrebbe fare un po’ di chiarezza. Non sa se ha fede, porta con sé domande e dubbi, qualche idea e qualche esperienza. Lì, nel grande duomo, tra le colonne che trasudano storia e umanità, troverà un vecchio scultore, Angelo, artista insolito e spiazzante, al lavoro per edificare, un passo alla volta, una grande opera, che è un edificio, ma anche un tassello di una comunità umana più ampia. Con Angelo, una misteriosa donna di raro cinismo, ma capace di leggere nel profondo dell’animo, dando voce a resistenze, delusioni, mete non raggiunte. 

Nell’incontro fra i tre nascono affondi di pensiero e di vita, si radicano desideri e speranze, emergono disorientamenti e difficoltà dell’esistenza di oggi: tutte posizioni accolte, tutte con una loro legittimità. Tra parole tese al futuro, sguardi sul contemporaneo ed eredità del passato da accogliere e rinnovare, si annoda un fitto dialogo ˗ mosso sui toni dell’ironia e della serietà, della leggerezza e della malinconia ˗ che getta punti di vista differenti sulla vita, invita al profondo rifuggendo dalla semplificazione, interroga sulla storia che ci precede, sulla forza di costruire la città e le relazioni, sull’arte, la bellezza, la fede, le scelte, il gusto e le ragioni del vivere.

Su tutti, nel tempo fuori dal tempo della conversazione, il soffio leggero di uno sguardo che da secoli domani la città, stesa tra il grande fiume e la grande pianura, tra le strade del mondo e quelle del singolo in cammino. 

Drammaturgia originale di Sergio Di Benedetto

con Angelo Zilio, Laura Palmieri, Alessio Gigante

Regia di Fabio Sarti

disegno luci e audio: Fabio Sibilia, Tommaso Zarini

«CACCIA A 900 ANNI DI STORIA»

Evento ludico didattico per bambini

Per la rassegna culturale “Primavera ad Arte” arriva un nuovo appuntamento con gli eventi ludici didattici per bambini di Kronos – Museo della Cattedrale e Cooltour s.c. guidati come di consueto da un’operatrice museale specializzata in didattica.

Con la “Caccia a 900 anni di storia”, domenica 10 aprile 2022 alle ore 15.30 i bambini potranno scoprire le infinite storie che la Cattedrale, compiendo 900 anni, ha da raccontare, con un divertente percorso tra prove di ingegno e indizi misteriosi per raggiungere un tesoro di “alto livello”!

Il percorso comprende anche la salita alla cupola del Guercino: per la partecipazione è quindi strettamente necessario aver compiuto 6 anni di età.

Prenotazione obbligatoria all’indirizzo mail cattedralepiacenza@gmail.com o al numero 3314606435.

Laboratorio didattico dai 6 agli 11 anni

Costo: 2,00 €

«L’ALBA DELLA LIBERTA’. IL TRAMONTO DEL VESCOVO E LA NASCITA DEL COMUNE ARISTOCRATICO (1100-1188)»

“RES PUBLICA PLACENTINA”, trilogia di percorsi proposti dall’Associazione culturale Archistorica per celebrare i 900 anni della Cattedrale di Piacenza

Domenica 10 aprile alle ore 10.00 partirà l’itinerario inaugurale dello speciale progetto “RES PUBLICA PLACENTINA”: una trilogia di percorsi (condotti e progettati dall’arch. Manrico Bissi in collaborazione con il dr. Cristian Boiardi e con il dr. Paolo Rossi) specificamente dedicati alla nascita e all’evoluzione del Libero Comune di Piacenza, sorto tra i secoli XI e XII, all’ombra della tutela vescovile, e perciò indissolubilmente legato alla Cattedrale intesa come vera e propria metafora architettonica dell’intera comunità cittadina, fino alla successiva costruzione del Palazzo Gotico (1281). 

La nascita del Comune piacentino costituisce, infatti, la naturale evoluzione del precedente governo civico presieduto dal Vescovo-Conte, la cui autorità fu progressivamente ridimensionata sul finire del secolo XI dall’emergere dei funzionari laici che occupavano le diverse cariche amministrative e militari della Corte vescovile (Visconti, Avogadri, Confalonieri, Visdomini, ecc…). Tale processo, accelerato dal prolungato periodo di assenza del vescovo Aldo (impegnato nella I Crociata dal 1100 al 1103), poteva dirsi ormai compiuto nel 1126, anno in cui furono documentati per iscritto i primi “consoli” chiamati a reggere il governo del Comune di Piacenza: solo quattro anni prima, nel 1122, erano partiti i lavori per la costruzione della Cattedrale romanica, che diventava così una sorta di arengario politico dal quale celebrare l’emergente “borghesia” dei mestieri e del commercio, che alimentava le finanze del Libero Comune (e che ne avrebbe poi scalato i vertici politici nel corso del secolo XIII). Non è infatti un caso che ancora oggi sulle colonne interne del Duomo si possano ammirare le pregevolissime “formelle delle Corporazioni”, affisse sulle colonne interne al Duomo in ricordo di quegli stessi mercanti e artigiani che finanziarono la costruzione della Cattedrale, simbolo della Piacenza di quel tempo.

Cinquantanni dopo l’avvio dei lavori al Duomo, uno sconfitto Barbarossa riconosceva ufficialmente la piena legittimità delle autonomie cittadine (1176), e anche Piacenza poteva così individuare una sede istituzionale per i propri organi di auto-governo: la sede del Comune fu quindi insediata nella piazza del Duomo, presso quello stesso Palazzo Episcopale dal quale il Vescovo aveva per lungo tempo retto le sorti della città nei secoli precedenti. L’abbraccio tra la Cattedrale e il Comune rimase indissolubile fino al 1281, quando la costruzione del nuovo Palazzo Gotico (espressione del nuovo regime borghese) spostò il cuore politico della città nell’attuale piazza Cavalli.

Il progetto “RES PUBLICA PLACENTINA” è organizzato dall’Associazione Culturale Archistorica” con la preziosa collaborazione della Diocesi di Piacenza e Bobbio, del Comune di Piacenza, e della Banca di Piacenza.

Tutte le tre camminate previste dal progetto “RES PUBLICA PLACENTINA” saranno organizzate con una successione di quattro turni domenicali (2 al mattino e 2 al pomeriggio), per i quali si prevede una capienza di circa 35 persone ciascuno. Tutti i turni saranno guidati e condotti dall’arch. Manrico Bissi. 

In osservanza alle misure anti-Covid19, la partecipazione ai vari turni di visita sarà RIGOROSAMENTE A NUMERO CHIUSO SU PRENOTAZIONE. Le persone interessate potranno prenotare ai contatti di Archistorica: (mail) archistorica@gmail.com; (SMS/whatsapp) 331 9661615.

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