50 anni di Aido, alla presentazione di seventyfive Bpm era presente la Presidente Nazionale Flavia Petrin in occasione del 50° anniversario dell’associazione, proprio da Piacenza e con questo cortometraggio di Gian Francesco Tiramani, parte la campagna Aido, una campagna importante che vuole sensibilizzare sulla donazione.
“Aido quest’anno compie i suoi 50 anni, un traguardo importante – racconta la Presidente Nazionale di Aido Flavia Petrin – in questi anni sono accadute molte cose, ma sicuramente c’è ancora tanto da fare. I pazienti che sono in lista d’attesa sono ottomila e aspettano solo un semplice si detto dalle persone in vita che vengono a mancare o dai donatori di Aido”.
“50 anni quelli di Aido spesi a cercare di informare in tutte le maniere correttamente i cittadini perchè possano fare questa scelta in modo consapevole – specifica Petrin – e le testimonianze dei candidati alla donazione o che hanno ricevuto questo dono hanno un ruolo importante in questa attività. Oggi abbiamo visto qualcosa di diverso con Seventyfive Bpm, quello che accade tra una donazione e un trapianto perché esiste una rete trapiantologica formata da persone coinvolte in questo percorso”.
“Seventyfive Bpm il cortometraggio presentato sabato rappresenta uno strumento importante che verrà presentato nelle scuole – indica ancora Petrin – ma anche quando incontriamo gli adulti. Oggi abbiamo un problema, le persone quando vanno in comune a fare la loro scelta, pensano che con l’avanzare dell’età non si possa più donare e invece va sottolineato che per la donazione, non esiste limite di età. Oltre il 50% delle persone che si sono rese disponibili alla donazione hanno oltre cinquantanni ma in alcuni casi si arriva fino a 90. Sarà compito del medico al momento del decesso valutare se siamo ancora idonei per essere dei donatori”.
“Dire di si alla vita – assicura Flavia Petrin – equivale a dare la possibilità a qualcuno che è in lista d’attesa di poter programmare una nuova esistenza. Per un bimbo vuol dire avere un futuro, diventare giovane e poi adulto e pianificare un giorno di diventare, una mamma o un papà. Per un genitore o per un nonno l’opportunità di vedere crescere i propri figli o i loro nipoti, per cui diciamo di si alla donazione, Aido lo fa da cinquant’anni sempre al vostro fianco per ogni tipo di informazione”.
“Il 2022 è stato un anno record per le donazioni – Spiega Petrin – i primi sette mesi del 2023 ci danno ancora speranza, c’è stato un aumento del 14% per le donazioni e del 16% per quanto riguarda i trapianti. L’augurio è che i dati di quest’anno siano straordinari, a dimostrazione che l’Italia è sempre più un paese solidale. Unendoci possiamo fare molto, ricordando che dall’altra parte un giorno potrebbe esserci un nostro caro , un amico un conoscente o magari noi stessi.Donare vuol dire dare diritto alla salute a tutte le persone in lista d’attesa”.
Tutte le informazioni possono essere ricercate sul sito ufficiale di Aido.
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